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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Ugo Marchetti, da vicesindaco di Palermo a possibile "salvatore" della Salernitana

Il caso del club campano. Lotito vuole uscire di scena e si affida a un trust. Il nuovo amministratore unico è l'uomo che nel 2012 fu scelto da Orlando per rivoluzionare le casse del Comune

La Salernitana potrebbe avere trovato nelle scorse ore la strada per poter giocare la stagione 2021/22 in Serie A grazie anche all'ex vicesindaco di Palermo Ugo Marchetti. Il club campano si è affidato a un trust denominato Salernitana 2021 finalizzato alla vendita delle quote della società. A capo della società è stato designato nel ruolo di amministratore delegato il generale Ugo Marchetti, romano classe 1947. Sembrerebbero dunque uscire di scena Lotito e Mezzaroma, adesso starà alla Federcalcio dare un parere sul trust facendo scattare il semaforo verde per l'iscrizione al campionato. La possibile svolta è arriva venerdì all'ora di cena, la sospirata pec ha raggiunto il traguardo quasi al suono del gong, alle 22.30, un'ora e mezza della dead line di mezzanotte. Ma la Figc non appare ancora convintissima e non si escludono colpi di scena.

Chi è l'"ex palermitano" Ugo Marchetti

Marchetti, oggi 74 anni, nel 1965 viene ammesso a frequentare l'Accademia della Guardia di Finanza. Promosso Maggiore nel 1985 ottenne il comando dei reparti operativi dell'Italia Meridionale. Nel 1991 divenne colonnello ed ottenne il comando del Nucleo Regionale di polizia tributaria di Milano per poi essere assegnato quale capo del III Reparto del Comando generale (Operazioni) e sottocapo di Stato Maggiore per l'Area logistico-amministrativa. Giunto al rango di Generale di brigata nel 1997 divenne comandante regionale della Sicilia e comandante della scuola di polizia tributaria della guardia di finanza. Nel 2006 è promosso a generale di Corpo d'Armata. Il 18 giugno 2010 è nominato vice comandante generale della guardia di finanza mentre il 1º dicembre è nominato consigliere della Corte dei Conti.

Il 21 maggio 2012 è nominato dal neo sindaco Leoluca Orlando, vicesindaco di Palermo e assessore al Bilancio, per rivoluzionare le casse del Comune. E' il periodo dei tagli, in cui impera la spending review. Marchetti fa la spola tra Palermo e Roma ma dura poco. Si dimette il 17 agosto successivo, contestando le modalità di scelta delle nomine dei vertici della aziende partecipate (c'entra soprattutto la questione Gesip) e del segretario comunale esterno. Marchetti se ne va da Palermo in una città che si è appena svegliata dal post Ferragosto e accusa Orlando di essere "il sindaco del secolo scorso". Nel novembre 2017 fu proprio Lotito a proporre il generale Marchetti come candidato alla presidenza della Lega di Serie A.

Cosa è un trust

Il trust, nato nel mondo anglosassone, in Italia il suo istituto è regolato da una legge approvata nel 1989 ed entrata in vigore nel 1992. In sostanza, è un divorzio pilotato fra un soggetto e una sua proprietà, un modo per impedire conflitti di interesse e per creare il "parcheggio" presso una realtà indipendente in attesa che si concretizzi la finalità indicata nell'atto costitutivo e nel regolamento, nel caso in questione la rappresentanza del club in Lega nel periodo di traghettamento e il vincolo irrevocabile alla vendita della società. Lo strumento non è nuovo per il calcio. Qui la questione principale è il problema della doppia proprietà di due club, Lazio e Salernitana, da parte di Claudio Lotito o comunque dei suoi familiari (il figlio Enrico e il cognato Marco Mezzaroma, a cui fanno capo le due società che hanno controllato la Salernitana in questi anni). Nelle prossime ore si dovranno capire soprattutto due cose: la verifica sui meccanismi di indipendenza del trust, costituito davanti a un notaio a Roma proprio a poche ore dalla scadenza dell'ultimatum da parte della Federcalcio; l'autonomia dei gestori, dal soggetto centrale, il trustee, e il protector, una sorta di custode del bene in questione. La soluzione trovata da Lotito e Mezzaroma passa per una società fiduciaria di un gruppo bancario e rispetterebbe la durata massima di 6 mesi indicata dalla Federcalcio.

I dubbi della Figc

Ma il trust non convincerebbe fino in fondo la Figc. Tanti sono i dubbi. E al momento può succedere di tutto. Secondo Lotito il trust, com’è stato costituito, è garanzia di indipendenza, tanto che gli ha affidato la valutazione del club. Come spiega il Corriere della Sera è probabile che si debba aprire un tavolo per dirimere diverse questioni. "Lotito, da parte sua - si legge - è convinto di avere agito con la massima trasparenza. Rivendica, ad esempio, l’autorevolezza dei personaggi coinvolti: un guardiano è il generale Vincenzo Coppola, con una lunga carriera nei Carabinieri, e il nuovo a.d. della Salernitana, Ugo Marchetti, è stato consigliere della Corte dei Conti e vicesindaco di Palermo. Secondo il presidente della Lazio il trust, com’è stato costituito, è garanzia di indipendenza, tanto che gli ha affidato la valutazione del club. Lui si aspetta 80-100 milioni, anche perché ha il bilancio in ordine, mentre ha respinto furioso le offerte al ribasso di almeno tre pretendenti".

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