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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Palermo, fine dei sogni: il Parma resta in A con 5 punti di penalizzazione

Confermato il tentato illecito sportivo. Due anni di squalifica per Emanuele Calaiò, la Procura ne chiedeva 4 anni. Accolta "in subordine" la richiesta di condanna della Procura federale nazionale che i ducali dovranno scontare nella stagione 2018/19

Si spengono le speranze del Palermo di tornare quest’anno in serie A. Il Tribunale federale nazionale ha emesso la sentenza con cui infligge al Parma una penalizzazione di 5 punti da scontare nel campionato italiano della massima serie. Accolta in parte la richiesta di squalifica per Emanuele Calaiò, l’attaccante palermitano in forza ai ducali che - causa squalifica - dovrà restare lontano dai campi di calcio per 2 anni rischiando di chiudere la sua carriera con questa "macchia". Per lui anche un’ammenda da 20 mila euro.

"Non rompete…mi raccomando amico mio"

Al centro delle attenzioni della procura federale i messaggi inviati dall’attaccante del Parma tramite Whatsapp a due vecchie conoscenze, i giocatori Filippo De Col e Claudio Terzi (ex rosanero), con i quali avrebbe tentato di “alterare il regolare svolgimento e il risultato finale della gara”. Gli sms, infatti, erano stati inviati alla vigilia di Spezia-Parma. "Ehi pippein - scriveva Calaiò - non rompete il cazzein venerdì mi raccomando amico mio". Ma non è tutto: "Dillo anche a claudiein, soprattutto per il rapporto che avete con me".

Richiesta Procura accolta "in subordine"

Per il presidente del Tribunale federale nazionale sezione disciplinare Antonio Mario Scino, il segretario federale Antonio Di Sebastiano e il commissario straordinario Roberto Fabbricini, quindi, quei messaggi avrebbero costituito un tentativo di illecito, ma non così grave da relegare il Parma in serie B per un’altra stagione. Al termine della requisitoria la Procura aveva chiesto 2 punti di penalizzazione da scontare nello scorso campionato o, "in subordine", un -6 da scontare per la stagione di Serie A 2018/2019.

La nota ufficiale del Parma che annuncia il ricorso

"Il Parma Calcio 1913 prende atto - si legge sul sito ufficiale - con enorme amarezza della sentenza emessa in data odierna dal Tribunale federale nazionale. Riteniamo abnorme la condanna del nostro tesserato Calaiò rispetto ai fatti all’origine del deferimento e iniqua, illogica ed in contrasto con la recente giurisprudenza sportiva la pesantissima penalizzazione per responsabilità oggettiva inflitta alla nostra società. Confidiamo che la totale estraneità del Parma Calcio 1913 ad ogni comportamento meno che lecito venga riconosciuta già dalla Corte federale di appello, a cui ricorreremo in tempi brevissimi, nell’auspicio di trovare giustizia”.

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