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Pallanuoto per disabili, i Delfini blu in vasca a Sori

Terza uscita stagionale per la prima formazione siciliana di pallanuoto composta da giocatori disabili e normodotati, che vogliono conquistare il primo Trofeo Emac

Terza uscita stagionale per i Delfini Blu, la prima formazione siciliana di pallanuoto composta da giocatori disabili e normodotati. Dopo l’esordio assoluto lo scorso marzo al primo torneo nazionale a Piacenza e la partita promozionale a maggio a Siracusa contro la Waterpolo Ability nell’ambito della Final six per lo scudetto di pallanuoto, la compagine palermitana allenata da Blasco Di Maio e Riccardo Guaresi, che schiera ragazzi affetti da autismo, sarà impegnata questo fine settimana a Sori vicino Genova per il primo Trofeo Emac. Un
appuntamento che segna una svolta nel giovane percorso della pallanuoto per disabili, iniziato in questo 2018. Si tratta infatti del primo torneo sotto l’egida della Federazione italiana nuoto Paralimpico che ha “accolto” questo movimento, nato in alcune regione italiane, fra le quali appunto la Sicilia, e ha stilato un apposito regolamento. Fra le norme introdotte quella che prevede l’impiego di soli due atleti
normodotati di età inferiore ai 15 anni. Il torneo di Sori, organizzato dalla Finp e dalla Columbus Ability di Genova, vedrà impegnate tre formazioni: i Delfini Blu, la Columbus Ability e la Dhea Sport di Napoli. Primo match sabato 15 settembre alle 17,30 fra Columbus Ability e Delfini Blu.

Domenica alle 9 sarà la volta di Delfini Blu - Dhea Sport e poi a chiudere alle 11,15 Dhea Sport-Columbus Ability. I Delfini Blu arrivano a Sori con un organico composto da 11 giocatori: Gabriele Cuccia, Giovanni Scalici, Davide Raimondo, Gabriele Alighieri, Antonino Lo Verde, Pietro Chimirri, Marco Genovese, Giuseppe Inciardi, Eros Negro, Nicolò Pace e il capitano Nicolò Bonsignore. In panchina Blasco Di Maio e Riccardo Guaresi, consulente tecnico Elisa Petruso. Sul piano psicologico e organizzativo, il gruppo è seguito da un team di psicoterapeute, Bellomo, Aneli, Farina, che attenziona gli atleti sul piano della tenuta mentale e del grande sforzo, cognitivo e sociale oltre che sportivo.

“Dal punto di vista tecnico – sottolineano Di Maio e Guaresi – i ragazzi sono cresciuti tantissimo rispetto ai mesi scorsi. Ma quello che è ancora più positivo è l’entusiasmo e la carica emotiva ed agonistica che mettono in vasca. La loro appassionata partecipazione agli allenamenti, il faticoso studio delle regole, gli sforzi per adattarsi ad ambienti difficili per chi presenta la disabilità dell’autismo, danno la
misura della loro partecipazione. Il torneo di Sori rappresenta in tal senso un’ulteriore verifica del percorso di integrazione e di miglioramento della qualità di vita”.

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