Palermo spedito in C, la rabbia di Foschi: "Una vergogna, punita una città intera"
Il direttore sportivo a Italpress: "Abbiamo lavorato con grande serietà e professionalità, presentando un’iscrizione regolare. Palermo è la quinta città d’Italia, non si può subire questo trattamento". Il presidente Albanese annuncia ricorso
"E’ una vergogna che arrivi una sentenza del genere che punisce una città intera, una tifoseria e il nostro lavoro". E del direttore sportivo Rino Foschi il primo commento societario sulla sentenza che ha spedito in serie C il Palermo. L'ex presidente è stato intervistato dall'agenzia di stampa Italpress. "C'è solo da prendere atto che siamo in un Paese particolare. Abbiamo lavorato con grande serietà e professionalità, abbiamo presentato un’iscrizione regolare. E' stato fatto un grande lavoro, un mercato in attivo, abbiamo pagato tutti gli stipendi regolarmente, oggi mi sento molto amareggiato”.
Arrivata la sentenza: "Ultimo posto e retrocessione in C"
“Non ho una risposta a questa decisione - continua il direttore sportivo - e potevo capirla in caso di irregolarità nell’iscrizione al campionato ma la Covisoc aveva confermato che tutto era regolare. L’azienda calcio è un’azienda che produce, è importante per il Paese. Palermo è la quinta città d’Italia, non si può subire questo trattamento. I prossimi gradi di giudizio? Resto fiducioso, ma in questo paese non credo più a niente”.
Il presidente del club Alessandro Albanese invece annuncia che verrà presentato ricorso. Il Palermo ha 10 giorni di tempo per farlo.