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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Barbera nuovo tabù dei rosanero Ora bisogna sfatarlo per salvarsi

Quattro sconfitte e un pareggio nelle ultime cinque partite in casa per il Palermo. Serve almeno una vittoria tra Catania e Chievo per mettersi al sicuro. Perché le trasferte a Napoli e a Genova si preannunciano ardue

Ricordate il Palermo schiacciasassi del Barbera? Di quella squadra non si hanno tracce dal 19 febbraio. Domenica sera, cinque gol alla Lazio, grande festa sugli spalti e zona Europa a quattro punti. Da allora, giocare all’ombra di Monte Pellegrino sembra diventato un incubo per gli uomini di Mutti. Cinque partite e un misero punto contro l’Udinese. Due gol fatti e dieci subiti.

Il Fort Barbera dell’era Mangia sembra diventato il Luna Park degli Ospiti. Tutti segnano o si divertono sul prato della Favorita, mostri come Ibrahimovic e Giovinco, ma anche onesti mestieranti come Biabiany o promesse tutte da verificare come Torje. Tutti tranne Miccoli e compagni.
Nello stesso periodo, però, sono arrivati sei punti in trasferta. La sconfitta a Siena, il successo a Bologna e i pari contro Lecce, Fiorentina e Cesena. Sei punti, guarda caso, è la distanza che separa il Palermo dal terzultimo posto.

Un margine di sicurezza notevole, a prescindere dalle paure del popolo rosanero, che però va incrementato o mantenuto al più presto possibile. Magari proprio nelle partite tra le mura del Barbera. Perché adesso il calendario dice che nella vecchia Favorita arriveranno Catania e Chievo. Squadre già tranquille, senza nulla più da chiedere, anche se i cugini venderanno cara la pelle. Non vincerne almeno una delle due sarebbe un peccato mortale per il Palermo. Perché poi si rischia di affondare a mare, prima a Napoli e poi, all’ultima giornata, a Genova a porte chiuse.
 

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