Palermo, senti Stellone: "Vinciamole tutte e siamo in Serie A"
Si presenta il nuovo allenatore, tra 24 ore esordio contro il Bari: "Vorrei giocare con una difesa a quattro che può anche diventare a tre. Cercheremo di osare qualcosa, speravo in una chiamata di Zamparini"
“Ho scelto Palermo per la storia e per il blasone. La Serie A è alla nostra portata”. Queste le prime parole del neo allenatore del Palermo Roberto Stellone. Dalla corsa sfrenata verso la massima serie, al nuovo abito da cucire alla squadra già dal match di domani, passando anche per le idee da inculcare nella testa dei giocatori avendo a disposizione pochissimo tempo. Neanche il tempo delle presentazioni e per Stellone è già tempo di scendere in campo. Domani alle 20.30 arriva proprio il suo ex club, il Bari. Un finale di stagione scoppiettante, quattro partite alla fine dei giochi, con un'ammucchiata di squadre in lotta per il secondo posto. Per Stellone intanto bisogna provare a vincerle tutte, i conti si faranno alla fine. “Vorrei che la mia squadre scendesse sempre in campo per vincere. Se sbaglio, lo faccio con le mie idee”.
“Zamparini grande intenditore di calcio, ma non scenderò a compromessi”
Perché con molta probabilità quello che alla fine ha pagato Tedino è stato proprio il fatto di essere sceso a compromessi con l’imprenditore friulano per moduli, giocatori da schierare in campo dal primo minuto e ingressi nello staff come quello di Adriano Bacconi. Stellone invece è arrivato a Palermo con le idee molto chiare e non intenderà scendere a compromessi con nessuno. Neanche con Zamparini. “Tutti i presidenti – ha detto Stellone in sala stampa - sono chiaramente i primi tifosi e vogliono il bene della squadra. Zamparini ha fatto cose importanti in vita sua, una persona che conosce benissimo il mondo del calcio. I giocatori però devono mettersi a disposizione del mister e le decisioni spettano a me. Io devo pensare al mio lavoro e una cosa è certa: io, così come tutti i miei colleghi, so benissimo che se dovrò sbagliare dovrò farlo con le mie idee. Scendere a compromessi non fa per me, così facendo andrei incontro a un destino già scritto. Nell’ultimo periodo mi hanno cercato tante squadre, io però volevo andare in una piazza che mi permettesse di lottare per obiettivi importanti. Ho sperato in questa chiamata dopo la sconfitta di Venezia. Sono contento di aver vinto il ballottaggio con Gianni De Biasi e adesso sono qui, carico e motivato per raggiungere l’obiettivo prefissato a inizio stagione: la serie A”.
“Quello che conta è la mentalità della squadra”
Soltanto un allenamento a disposizione, poi sarà tempo di scendere in campo. Meno di 24 ore dopo il suo arrivo per Stellone è già piena vigilia per il match di domani sera contro il Bari. Pochissimo il tempo a disposizione, tantissimi ancora i punti interrogativi. Fra modulo e interpreti da decifrare per il neo tecnico rosanero saranno ore caldissime. “Sono arrivato con delle idee, ma anche con delle certezze. Il modulo a mio avviso non è l’aspetto fondamentale. Quello che conterà davvero domani sarà l’atteggiamento e la mentalità dei miei ragazzi. Da calciatore ho vinto partite senza neanche sapere in che modo eravamo schierati. Vorrei giocare con una difesa a quattro che può anche diventare a tre. Cercheremo di osare qualcosa. Deciderò con calma dopo l’allenamento insieme ai miei collaboratori se continuare con il solito modulo oppure dare subito una mia impronta. Cercherò di far capire ai ragazzi cosa è davvero importante per me: scendere in campo per vincere sempre e comunque. I conti si fanno a fine partite ma mi piacerebbe vedere una squadra che tiri in porta e che provi con insistenza a rendersi pericolosa. Soltanto così si portano a casa i tre punti. Io sono un allenatore abituato a trasmettere questo ai miei giocatori. Vedrete uno Stellone che non si accontenterà mai, neanche di un pareggio agguantato all’ultimo minuto”.
“Serve tempo, ma non ne abbiamo”
Impossibile risolvere tutti i problemi nel giro di qualche giorno o di qualche settimana. Mancano soltanto quattro partite al termine della stagione e per Stellone sarà una vera e propria corsa contro il tempo per cercare di dare nel minor tempo possibile un’impronta alla squadra che possa in qualche modo mettere da parte tutti i problemi evidenziati finora, fino al deludente match contro il Venezia. “Non ho la presunzione di dire cosa non ha funzionato con mister Tedino. Tutte le squadre durante una stagione hanno dei momenti negativi, è capitato al Palermo, ma anche al Frosinone così come a tutte le altre squadre. I problemi possono essere di vario tipo, ma avendo poco tempo a disposizione cercherò di parlare ai ragazzi solo e soltanto del mio credo: se dovessimo vincere quattro partite andremo in Serie A senza passare dai playoff. Cercherò di aggiungere alla qualità dei ragazzi, un giusto atteggiamento. Nessun timore, proviamo a vincerle tutte, per non avere alcun rimorso da qui alla fine del campionato. Cercherò di coprirmi, ma anche di attaccare. Fondamentale sarà calciare più volte nello specchio avversario. Il Palermo è una squadra ben quadrata, se oggi non è al livello dell’Empoli penso che sia per una mancanza di gol e non di uomini. Ci vuole tempo, purtroppo però siamo agli sgoccioli”.
“Nessuna vendetta o rivincita. Testa soltanto al Palermo”
Destino crudele ma forse anche beffardo. Perché Stellone si ritroverà alla prima con il Palermo contro proprio la sua ex squadra, il Bari, mentre sarà impegnato a duellare a distanza con il Frosinone, club che prima di tutti ha dato fiducia a Stellone come allenatore dopo aver appeso le scarpe al chiodo. ”Non ho alcun senso di rivincita o di vendetta verso nessuno, perché in questo momento penso solo e soltanto al Palermo e al nostro obiettivo. Per noi sarebbe importante partire con il piede giusto, una vittoria potrebbe darci morale e entusiasmo. Domani – continua – giocheremo contro un Bari che esprime un gran calcio e che al momento si trova soltanto a tre punti dal secondo posto. Troveremo una squadra con la bava alla bocca per recuperare il Palermo, mentre noi proveremo ad allungare da chi ci sta dietro. Difficile capire chi potrà mandare in campo Grosso, perché questa squadra ha davvero tante alternative a disposizione. Non ho nulla contro questa società, quando non arrivano i risultati la prima cosa da fare è dare una scossa ai giocatori con un cambio d’allenatore. Nessun rancore, spero soltanto di iniziare con il piede giusto questa nuova ed entusiasmante esperienza”.
“Coronado fantastico. La Gumina tiene a questi colori”
Fra dubbi e incertezze molto probabilmente Stellone ripartirà proprio da Coronado e da La Gumina. Il fantasista brasiliano torna a disposizione dopo aver saltato il match con il Venezia mentre l’attaccante palermitano proverà a far meglio rispetto a quanto visto venerdì pomeriggio. “Ho parlato con i ragazzi questa mattina. Oggi pomeriggio invece dirigerò il primo allenamento. Ci siamo confrontati su tanti aspetti, come ad esempio alcune preferenze relative alle posizioni che preferirebbero ricoprire in campo. I ragazzi sono convinti di poter raggiungere l’obiettivo, così come lo sono io, altrimenti non sarei qui. Ho trovato il gruppo un po’ amareggiato per la prestazione di venerdì, ma vogliosi di riscattarsi già domani sera. Coronado ha tantissima qualità ovunque lo metti può fare la differenza. È uno di quei giocatori che devi lasciare libero di agire senza dargli troppe pressioni o compiti specifici. Ha tantissimo talento, deve soltanto essere libero per poterlo esprimere in pieno. La Gumina invece è un giocatore che mi piace tantissimo. Tiene moltissimo a questa maglia e per noi è una pedina importante, così come tutti d’altronde. Da ex attaccante proverò a dargli qualche consiglio, prima però preferirei vederlo giocare per comprendere meglio la situazione”.