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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Gattuso si prende il Palermo: "Io qui anche gratis, ora massacriamo gli avversari"

Presentato il nuovo allenatore rosanero in una conferenza affollatissima, alla quale hanno partecipato anche Zamparini e Perinetti. Si partirà con la difesa a 4. "Ringhio sarà l'uomo della nostra rinascita", ha detto il presidente

“Pronto, Zamparini? Salve, sono il procuratore di Gattuso. Se la sentirebbe di affidare il Palermo a Ringhio per l’anno prossimo?”. È iniziata pressappoco così l’avventura di Rino in rosanero. A raccontarla è il presidente nella conferenza stampa più attesa (e affollata dell’anno). Camicia bianca, abito gessato. Look tipico di chi è appena passato dal barbiere. Gennaro Gattuso, l’uomo della rinascita, inizia la sua carriera da allenatore nel giorno che da il la all’estate. E lo fa da Palermo, al Barbera, lo stadio delle sue prime volte. Accanto a lui c’è Zamparini. Si sono annusati un mese fa. Gattuso è riuscito a stregarlo con le sue cene a base di “merluzzetti e acciughe”.

La grinta è sempre la stessa. Gli occhi, cattivi, sono quelli di ancora non ha smesso di giocare. A osannarlo 150 tifosi, che lo aspettano nello spiazzo dello stadio, per il primo vero bagno di folla. “Non vedo l’ora che sia l’8 luglio – dice Gattuso -. Aspetto solo il giorno del raduno per iniziare a fare sul serio. Ringrazio Zamparini per l’opportunità che mi ha concesso e Perinetti: lo stresso ogni giorno da un mese. Speriamo, tutti insieme, di portare il Palermo in A. Quando ho saputo che il presidente voleva incontrarmi ero in Svizzera. Sono partito da Sion per andarlo a trovare nella sua villa. Ci ho messo solo 3 ore, ho viaggiato a 200 chilometri all’ora”.

Un’occasione da non perdere. Sul treno di Palermo, Ringhio è salito di corsa, senza aspettare troppo. Senza fronzoli, come quando sparava la palla in tribuna per spezzare le ripartenze avversarie. “Io sono sincero: qua sarei venuto anche gratis. Ma non scherzo. Sto bene economicamente, a Palermo vorrei mettere le radici, sfruttando anche gli altri due anni di opzione. Non penso al Milan. Il mio Milan è il Palermo. La mia Champions è qua”.
Eppure, a soli 35 anni, quello di Gattuso (o di Zamparini) avrebbe tutte le sembianze di un salto nel buio. Ringhio è un’incognita e quelle poche apparizioni al Sion, a dir la verità sono state tutt’altro che trascendentali. “Ma ricordatevi che per 20 anni non ho mica fatto il pescatore o il muratore. So che non ho esperienza. Infatti ho bisogno di tutti, da Perinetti all’ultimo dei magazzinieri. A volte però si può lavorare bene e perdere. A Sion una volta dissi ai miei collaboratori che non avevo mai visto la squadra così bene in allenamento. La domenica perdemmo 5-0...”.

Presumibilmente si partirà dal 4-2-3-1. Anche se a Gattuso parlare di numeri non è mai piaciuto. “In realtà potremmo pure provare il 4-3-1-2. Qualcosa dei miei vecchi allenatori m’è rimasta, ma ho il mio carattere. Dobbiamo giocare sempre da squadra. Non sono Conte, so che la società sta costruendo una squadra forte. Ho voglia di portare in città l’entusiasmo. Aprirò il Barbera una volta alla settimana. Dipende tutto da noi. Credo nel lavoro e nel rispetto delle regole. Dobbiamo scendere in campo per massacrare gli avversari”. In attacco i punti fermi saranno Dybala ed Hernandez. Ma il primo acquisto si chiama Lafferty: "Spero di non dovergli dare calci nel culo. Si deve impegnare molto, è tosto, fa un lavoro incredibile per la squadra, anche se segna poco. Sì, sembra Toni". A benedire il nuovo allenatore del Palermo c'è Zamparini. Gattuso parla, lui annuisce contento: "A volte dalle disgrazie nascono le fortune. Purtroppo la vera pecca di Palermo sono i giornalisti, che dovrebbero essere partigiani. Basta 4 in pagella. E vedrete, Gattuso sarà l'uomo della rinascita".

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