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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Corini, il Genio di Palermo: "Possiamo tornare quelli di un tempo"

Con lui in campo iniziò la cavalcata verso le seria A e verso l'Europa, ora il tecnico bresciano tenterà l'impresa salvezza: "Sento di avere la forza per tirar fuori la squadra da questa situazione. Ho parlato coi giocatori per dar loro convinzione"

“Negli occhi dei tifosi vedo tanta tristezza e grande rammarico. Tutti insieme possiamo tornare a essere il Palermo di un tempo”. Quella di oggi non può essere definita una “presentazione” per Eugenio Corini. Il Palermo conosce il suo “Genio” e di certo non lo ha mai dimenticato. Una storia, quella di Corini in rosanero scritta con un inchiostro troppo indelebile perché si potesse cancellare.

Prima di lasciare la parola al neo tecnico rosanero, il vice presidente del Palermo, Guglielmo Micciché (presente anche lui a Boccadifalco) ha precisato che “Corini è stato un giocatore importantissimo per questa squadra. Con lui siamo tornati in A, siamo andati in Europa e siamo riusciti più volte a vincere in casa di squadre come Juve, Milan e Inter. Dopo l’eliminazione di ieri subita ai danni dello Spezia, abbiamo pensato che fosse giusto cambiare per dare una scossa all’ambiente. In tutti questi anni non ho mai visto così poca gente allo stadio, così come non ho mai visto tutto questo disinteresse nei confronti del club. Il nostro obiettivo è quello di uscirne il più indenni possibile insieme al nostro nuovo allenatore”.

Parola poi al tecnico rosanero che ha voluto prima di tutto mandare un saluto al suo predecessore: “Ci tengo a salutare De Zerbi. E’ un allenatore giovane che ha tanta qualità e sono sicuro che farà strada”. Poi testa al Palermo e al presente: “E’ chiaro che i nostri tifosi non possano essere contenti. Se ho deciso di tornare – svela – è perché dentro di me sento di avere la forza e l’energia per poter tirare fuori da questa terribile situazione il Palermo. Voglio cercare di ricreare quel tipo di atmosfera che c’era tanto tempo fa. So quello che sono in grado di dare i tifosi palermitani e una tifoseria come questa deve essere assolutamente recuperata. Tutto dipende da noi, in primis da me. Di una cosa sono sicuro: il tifoso rosanero, nei momenti di difficoltà è sempre stato accanto alla squadra. So che anche quest’anno sarà cosi. Ma riportare la gente allo stadio è un compito che spetta soprattutto a noi".

Corini - arrivato oggi in città - dopo essere passato dal Barbera per firmare il contratto (VIDEO), è subito sceso in campo insieme alla squadra, per cercare di conoscersi meglio e nel più breve tempo possibile e soprattutto per capire realmente di che pasta è fatto questo Palermo. “Prima di iniziare l’allenamento – racconta Corini – ho parlato con i ragazzi per cercare di dargli una spinta emotiva. So benissimo quello che stanno passando e ci sono passato anch’io. Siamo sott’acqua da troppo tempo, dobbiamo incominciare a risalire per iniziare nuovamente a respirare. Sono sicuro che questa squadra ha le qualità giuste per potersi salvare. Per quanto riguarda l’assetto tattico, penso che questa squadra sia stata costruita per giocare con la difesa a tre. Il mio compito è quello di mettere in condizione i miei giocatori in modo tale da potersi esprimere al meglio. Ci sono delle individualità importanti, ma non dobbiamo pensare al singolo giocatore. Dobbiamo essere un gruppo compatto che remi verso un unico obiettivo, vale a dire salvarsi”.

Insomma, quella di Corini al Palermo è una questione di cuore. I soldi, il contratto e tutto il resto vengono assolutamente dopo. Prima di tutto il bene del club rosanero. “Quando Zamparini mi ha chiamato – dice – non ho esitato un secondo. Stiamo parlando di una città e di un club a me molto caro. Ho ritrovato un presidente motivato e con le idee chiare. Ho firmato un contratto di un solo anno, con opzione per il prossimo in caso di salvezza. Dispiace, anche se non è ancora ufficiale, che Faggiano possa lasciarci. Mi sarebbe piaciuto lavorare al suo fianco”. Idee chiare anche sul mercato. A tal proposito Corini ha ribadito che “ho chiesto soltanto una cosa al presidente: chiunque arrivi a gennaio deve essere in grado di reggere questa pressione e avere la forza di lottare per il Palermo”.

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