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Il Parma passeggia: Miccoli saluta Palermo con l’ultima perla

I gialloblù si impongono 3-1 al Barbera, ma gli occhi sono tutti per il capitano, che raccoglie applausi dal primo al 90° minuto. Dopo la partita, impreziosita da un gioiello su punizione, giro di campo finale: ormai pare certo il suo addio

E alla fine anche un Parma tutt’altro che battagliero passeggia sui resti del Palermo. Si chiude nel più inglorioso dei modi il periodo d’oro rosanero. Nove anni in paradiso. Il Parma è il trampolino verso il purgatorio. Si chiude un libro, l’ultima pagina recita “1-3”. Il Parma fa sfogare il Palermo nella prima mezz’ora per poi pugnalarlo tranquillamente in 10 minuti. Una partita povera di significati. Il pubblico, 9 mila coraggiosi, si schiera contro tutti. Appoggia solo Miccoli, anzi lo osanna, nonostante una settimana tutt’altro che facile. Fino alla fine. E lui ha ripagato i suoi tifosi con una prova d’orgoglio, sfoderando l’ultimo capolavoro di una galleria infinita.

LE PAGELLE

Palermo champagne nel primo tempo, anche se le bollicine servono a raccontare quello che poteva essere e invece non è stato. Nessuna festa, solo un saluto lungo 90 minuti. Per lo stendardo rosanero, che ammaina la bandiera dopo 6 anni di gloria. Carico come una molla, è solo Miccoli l’antidoto al facile sbadiglio, di un match che in realtà vale poco e niente. La sua è una partita nella partita. Vuole il gol, Mirante però fa il fenomeno. Tonico anche Sanseverino, l’altro palermitano in campo insieme alla delusione Aronica. E i primi squilli arrivano infatti dal telefono di Miccoli, che è caldo come nei giorni migliori. Inizio bum bum, dopo appena 8 minuti il capitano rosanero testa due volte i riflessi di Mirante, che si allunga come Tiramolla, l’antico personaggio dei fumetti per deviare al di là del palo. Il portiere fa schizzare il suo voto intorno all’8, prima ancora che le lancette segnino il quarto d’ora. 

Lo slalom di Hernandez si frantuma sul palo, poi Formica a porta vuota fa resuscitare Mirante, quando l’1-0 Palermo sembrava già scritto. Palla che forse oltrepassa la linea, ancor più obbrobrioso il secondo tentativo dell’argentino che a un metro dalla porta sguarnita, spara sul fallo laterale opposto. I rosa sguinzagliano emozioni, raschiando l’orgoglio sul fondo del barile. Ma siccome questo è l’anno peggiore, accade che il Parma colpisca alla prima palla gol. E che gol. Gobbi segna con un tiro al volo la perla della domenica, poi Valdes raddoppia con una conclusione a giro. In mezzo Miccoli-Mirante rinnovano il loro duello. Altra paratissima. Palermo da applausi, ma Belfodil trova un eurogol. Il Parma va sul 3-0, dopo 45 minuti, nella partita migliore dei rosanero.

Nella ripresa non succede niente. Si gioca solo per un motivo. Il gol di Miccoli. Che arriva puntuale come una sentenza. Il capitano calcia l’ultima punizione. E segna l’1-3. L’82° gol di un’avventura lunga sei anni. E ormai agli sgoccioli. Gli ultimi applausi li raccoglie Amauri, vecchio amore mai dimenticato. L’epitaffio sulla tomba del Palermo.

TABELLINO
PALERMO-PARMA 1-3
MARCATORI:
38’ pt Gobbi, 41’ pt Valdes, 45’ pt Belfodil; 31’ st Miccoli
Palermo (3-5-2) :  Benussi, Munoz, Von Bergen, Aronica (8’ st Faurlin), Sanseverino, Donati, Viola (18’ st Mantovani), Morganella, Formica (10’ pt Dybala), Hernandez, Miccoli. A disp.: Brichetto, Fulignati, Anselmo, Sperduti, Nelson, Kosnic, Aquino, Petermann. All.: Sannino.
Parma (4-3-3):  Mirante (43’ pt Bajza), Coda, Paletta, Lucarelli, Rosi, Parolo, Valdes, Ampuero (32’ st Galloppa), Gobbi,  Amauri (37’ st Morrone), Belfodil. A disp.: Pavarini, MacEachen, Mesbah, Biabiany, Palladino, Boniperti, Sansone, Benalouane, Ninis. All.: Roberto Donadoni.
AMMONITI: Dybala, Belfodil

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