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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Foschi-Palermo, atto terzo: "Ripartiamo alla grande, questa squadra può spiccare il volo"

Il ds romagnolo si sfoga nel corso di una lunga intervista a PalermoToday: "Tedino resta ma non devo deciderlo io. Voglio Puscas. Rispoli, Nestorovski e Jajalo? Non svendiamo nessuno, potrebbero restare"

“Tedino non è in bilico e in ogni caso non spetterà a me giudicarlo o decidere il suo futuro”. Rino Foschi si sfoga nel corso di una lunga intervista a PalermoToday, rimbalza le polemiche e svela gli orizzonti del Palermo. Lo fa ringhiando, con la solita cadenza che tradisce le sue origini romagnole: “Qualcuno della stampa sta cercando di destabilizzare l’ambiente. Ma io non cado in certi tranelli”.

“Tedino resta, qualcuno vuole creare pressioni intorno al Palermo”

Entra nel vivo il terzo mandato di Foschi in Sicilia mentre iniziano a circolare le prime voci che vedrebbero Tedino già sulla graticola con il dirigente romagnolo nelle vesti del sentenziatore. Notizie che Foschi ha subito voluto smentire, chiarendo - e chiudendo - una volta per tutte il discorso e puntando il dito contro la stampa. “Più che una dichiarazione di Zamparini, questa è stata una domanda posta da qualche giornalista al patron. Io la definirei una provocazione. Non è assolutamente vero, anzi, ci terrei a chiarire questo discorso: Tedino è l’allenatore del Palermo e io non devo assolutamente decidere niente. Noi stiamo lavorando in chiave mercato anche e soprattutto in sintonia con Tedino. E' chiaro che poi all’interno della società ci dev’essere una sinergia fra proprietà e dirigenti, ma questo non vuol dire che sarò io l’ago della bilancia o che dovrò osservare attentamente il lavoro del tecnico.  Tedino – continua – non è stato riconfermato da me, ma dal presidente. Tutto il resto è pura provocazione per destabilizzare l’ambiente”.

“Facciamo chiarezza”

Foschi poi ha anche voluto correggere il tiro del patron Zamparini in merito ad alcune dichiarazioni su Lupo e Valoti. “Il presidente – dice – lo conosco io, ma ormai lo conoscete anche voi. Qualche volta – continua – può anche capitare di esprimersi in maniera sbagliata o non propriamente esatta, specialmente davanti le telecamere quando vieni ripreso e tutto quello che dici viene registrato e immortalato. Sono sicuro che Zamparini voleva dire ben altro, anche se devo ammettere di aver visto quell’intervista e molte domande rivolte al patron erano proprio a trabocchetto, come se volessero metterlo in difficoltà. Lo ripeto ancora una volta: a mio avviso c’è qualcuno che vuole creare pressione e sfiducia intorno al Palermo. Non mi permetterei mai di valutare il lavoro dei miei colleghi, specialmente se miei predecessori. Io sono venuto qui per fare tutt’altro, portare avanti un discorso professionale e costruttivo. Non cado in questi tranelli, veniamo da una retrocessione e da un campionato fallimentare, ai tifosi e alla stampa dico di fermarci un attimo per poi ripartire alla grande, provando a riprendere il volo con un gruppo importante. Se invece vogliamo creare tensione e dispiacere allora accomodatevi pure, ma questa non è la strada che può far bene al Palermo in questo momento così delicato”.

Mercato in entrata: obiettivo Puscas

Dopo Brignoli e Haas il Palermo aspetta di poter abbracciare i prossimi volti nuovi. Fra questi potrebbe esserci quello di George Puscas, attaccante romeno di proprietà dell’Inter che Foschi vorrebbe tanto portare alla corte di mister Tedino e non quello di Federico Ricci, giocatore in forza al Sassuolo accostato nelle ultime ore al Palermo. “Ricci – confessa – non è nella lista, né ci interessa. Per Puscas invece stiamo cercando di fare qualcosa: il giocatore ci interessa, ma non è l’unico a essere al centro dei nostri pensieri. Stiamo lavorando con calma e serenità, riflettendo su chi possa davvero darci una mano. Ci sono tante altre soluzioni e finché il mercato sarà aperto vaglieremo più ipotesi. In ritiro mi chiedevo come mai questa squadra non abbia centrato la promozione. Un gruppo molto forte soprattutto per la Serie B. C’è un'intelaiatura importante, ma proveremo ad impreziosirla con qualche altro innesto”. 

“Non siamo un ufficio di svendita”

Per quanto riguarda il mercato in uscita del club rosanero invece al momento tutto sembra tacere. La volontà del Palermo è quella di accontentare alcune richieste, ma solo e soltanto a determinate condizioni. “Ci terrei – dice Foschi – a chiarire una cosa: Rispoli, Nestorovski e Jajalo, così come magari altri giocatori, sono ancora a tutti gli effetti dei tesserati del club rosanero. Non è che siccome il Palermo ha mancato la promozione è diventato un ufficio di svendita. Non mi piace parlare di loro come se fossero partenti al cento per cento. Vendere sì, ma a delle condizioni adeguate per tutti. Intanto – sottolinea - si sono allenati in ritiro con tanta professionalità e serenità. Chiaramente c’è anche il fattore categoria da tenere in considerazione, capisco il loro volere, ma finché non ci perverranno delle offerte adeguate al loro valore resteranno con noi. Rispoli ad esempio ha fatto delle richieste anche in virtù del nuovo modulo con cui giocherà mister Tedino. Il 4-3-1-2 non è uno schieramento che gli si addice, in quanto sulla fascia Rispoli si trova meglio in un 3-5-2. Poi c’è un mercato aperto, può succedere di tutto”. 

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