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Palermo-Inter 0-1, sprofondo rosa: la salvezza ora dista 11 punti

Decide un gol di Joao Mario nella ripresa. Partita non esaltante, condizionata dalla pioggia. La squadra di Corini mai pericolosa. Nel finale nerazzurri in 10 per l'espulsione di Ansaldi. Poi doppio giallo anche per Gazzi. L'Empoli vince con l'Udinese e prende il largo

Ventisei punti di differenza da cancellare in un pomeriggio: il Palermo ci riesce per più di un’ora, prima di crollare su un blitz di Joao Mario. Sotto una pioggia che non dà scampo il Barbera respinge ancora una volta le ambizioni di padroni di casa, si conferma tabù e fa volare l’Inter, al sesto successo di fila. Vittoria striminzita ma pesantissima. Passa la squadra più forte, il Palermo si fa apprezzare per la sua reazione coraggiosa dopo il gol nerazzurro, ma conferma una volta di più le sue difficoltà quando c’è da fare male al portiere avversario. Perchè alla fine i rosa spingono, ma Handanovic non deve neanche parare per tenere inchiodato il risultato a favore. La vittoria dell’Empoli fa rotolare i rosa a -11, quasi una condanna sulle ambizioni del Palermo.

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Corini sceglie il 3-5-1-1 con Quaison in appoggio a Nestorovski e come previsto inserisce Cionek in difesa insieme a Gonzalez e Goldaniga. In mezzo muscoli e sostanza con Gazzi a fare da frangiflutti e Bruno Henrique e Jajalo a togliere fiato ai mediani interisti. Sulle fasce viaggiano Rispoli e Pezzella. Pioli mette a sorpresa Banega: l’unica novità rispetto all’undici che ha messo insieme cinque vittorie nelle ultime cinque partite. Il Palermo parte con coraggio e fa capire da subito che vuole giocarsela a viso aperto, senza fare le barricate. Nei primi dieci minuti sono i rosa a farsi pericolosi dalle parti di Handanovic, con le volate di Pezzella e le serpentine di Quaison. L’Inter fa sfogare il Palermo, poi inizia a costruire. Il primo squillo porta la firma di Icardi che addomestica una sventagliata da metà campo, ma sul più bello scarica un pallone docile sulle braccia di Posavec.

Palermo-Inter 0-1, disfatta rosa al Barbera

Il copione appare chiaro: l’Inter fa la partita, il Palermo però non soffre e tiene bene il campo. Anche perchè Perisic e Candreva non sfondano, e Rispoli e Pezzella fanno buona guardia. La differenza la fanno però i singoli. La qualità dei trequartisti interisti, timidi ma velenosi, cresce di minuto in minuto. Prima della mezz’ora Posavec deve esaltarsi in tuffo su una bordata di Brozovic, poi Icardi cicca il facile tap-in di testa. Partita equilibrata, il Palermo costruisce senza buttar via la palla, con personalità, mostrando discreti segni di guarigione, e soffre solo nelle ripartenze. La difesa – guidata da Gonzalez – tiene per tutti i primi 45 minuti, e complici i continui raddoppi, Icardi (a secco in trasferta da settembre) ha vita dura.

PAL4-2Nella ripresa Pioli mischia la carte e dopo appena dieci minuti fa entrare quello che si rivelerà l’uomo partita: Joao Mario, al posto di un opaco Banega. Che il gol ospite sia maturo si capisce da un doppio indizio: prima Gagliardini si fa murare da Gazzi a due passi da Posavec, poi il portiere in tuffo neutralizza Icardi, piombatogli a tu per tu su un capovolgimento di fronte. Il Palermo però esce a poco a poco dalla partita e incassa lo svantaggio: Candreva sale a destra e mette in mezzo, Joao Mario, tutto solo nel cuore dell’area, si coordina e di destro batte Posavec con una girata volante. Ma se il Palermo ha un merito è quello di non deprimersi. Anzi, i rosanero iniziano l’arrembaggio e si portano in massa dalle parti di Handanovic.

Corini inserisce Balogh e Diamanti al posto di Bruno Henrique e Rispoli. L’effetto è che l’Inter si rintana e gli ultimi minuti diventano bollenti. All’ottantesimo Ansaldi si scontra con Nestorovski e Irrati lo punisce sventolandogli il doppio giallo. Fioccano gialli e contrasti: sotto una pioggia incessante, Pioli si abbottona sempre di più. Entrano Kondogbia e Santon, si gioca solo nella metà campo nerazzurra. Quaison segna ma a gioco fermo, nei cinque minuti di recupero il Palermo tenta un coraggioso assedio, ma Handanovic non deve fare neanche una parata. L’unico sussulto è l’espulsione di Gazzi, che ristabilisce la parità numerica. Passa l’Inter, e la vittoria dell’Empoli fa sprofondare il Palermo a -11. Se non è finita, poco ci manca.

PALERMO. Posavec 6,5, Cionek 5,5, Gonzalez 6, Goldaniga 6; Rispoli 6 (78’ Diamanti s.v.), Bruno Hernique 6 (71 ’ Balogh 5,5), Gazzi 6, Jajalo 6 (81’ Chochev s.v.), Pezzella 6; Quaison 6,5, Nestorovski 6,5. Allenatore: Corini 6
INTER. Handanovic 6; D’Ambrosio 6, Miranda 6,5, Murillo 6; Ansaldi 5, Gagliardini 6, Brozovic 6, Candreva 6,5 (82’ Santon s.v.); Banega 6 (54’ Joao Mario 6,5), Perisic 6 (77’ Kondogbia 6); Icardi 6. Allenatore: Pioli 6
ARBITRO: Irrati 6.
RETI: 65’ Joao Mario
NOTE – Ammoniti: Nestorovski, Ansaldi, Goldaniga, D’Ambrosio, Gazzi, Balogh, Diamanti, Quaison.

I MIGLIORI TODAY
QUAISON 6,5.
Slalomeggia e galoppa tra centrocampo e attacco, è l’unico a creare veri pericoli alla retroguardia dell’Inter. Segna ma a gioco fermo;
NESTOROVSKI 6,5. Un gladiatore in attacco. Lotta quasi da solo contro Murillo e Miranda, fa espellere Ansaldi, riceve pochi palloni puliti ma non si arrende mai;
POSAVEC 6,5. Disinnesca Icardi e Brozovic, rischia di combinare la frittata ma alla fine se la cava. Innocente sul guizzo di Joao Mario.

I PEGGIORI TODAY
BALOGH 5,5.
Si fa notare solo per l’ammonizione;
CIONEK 5,5. Si distrae sul più bello, dalle sue parti si aprono pericolose crepe.

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