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Maledizione 43’ del secondo tempo, il minuto che fa crollare il Palermo

I rosanero hanno subito cinque gol dall'85' in poi: sono già costati sei punti. A centoventi secondi dal 90' Ujkani è stato già trafitto quattro volte: da Cavani fino a Di Natale

Se le partite finissero al 40’ del secondo tempo, come succede nel campionato Allievi, il Palermo avrebbe sei punti in più. È una vera e propria maledizione la zona Cesarini per i rosanero quest’anno. Con il gol di Di Natale sono cinque le reti subite negli ultimi cinque minuti (escluso recupero).

Il minuto da incubo è il 43’ della ripresa. In questi sessanta secondi di ogni match, Gasperini farebbe bene a erigere un muro sulla linea di porta. Ben quattro volte Ujkani è stato battuto in quello che senza eventuale extratime del primo tempo potremmo chiamare ottantottesimo. Il primo fu Cavani nella giornata di debutto di questo campionato, un gol ininfluente però che suggellò il trionfo (3-0) del Napoli al Barbera. Alla terza giornata la seconda beffa firmata Sau, vittoria alle ortiche e Sannino a casa.

Con Gasperini, da questo punto di vista, le cose non sono migliorate, anzi. L’allenatore debutta in rosanero contro l’Atalanta. Il Palermo resiste. Poi cade, ovviamente, al minuto 43’ del secondo tempo, rete di Raimondi. Pochi giorni dopo, nell’infrasettimanale, è Weiss l’uomo che approfitta del frangente nero del Palermo. Stavolta però è il 41’ della ripresa.


Donati e compagni sembravano guariti da questa sindrome fino a ieri sera. Ottima partita al Friuli, vantaggio di Ilicic, Udinese in dieci, tabù trasferta che sembra sfatato. E poi? E poi arriva il pasticcio di Ujkani. Quando? A centoventi secondi dal novantesimo, c’erano dubbi?

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