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Zamparini mette fuori tre giocatori, l'agente di Maresca: "Questo è mobbing"

Dopo la figuraccia di Coppa con l'Alessandria sono stati messi fuori rosa l'ex Siviglia, Rigoni e Daprelà. I tre non faranno più parte del progetto tecnico e probabilmente saranno ceduti a gennaio. Perdonato invece Vazquez

Alla fine i giocatori "indegni" di cui parlava Zamparini nella sfuriata post-Alessandria sono stati individuati. Sì, perché il presidente è stato di parola. Aveva promesso drastici provvedimenti e così è stato. Fuori rosa Maresca, Rigoni e Daprelà. I tre non faranno più parte del progetto tecnico, non verranno convocati ma continueranno ad allenarsi insieme al gruppo, con la possibilità però di essere ceduti nella sessione invernale di mercato. La decisione è stata presa oggi da Zamparini in accordo con l'allenatore Ballardini. “Mi sono vergognato - aveva detto il patron dopo la partita di Coppa -. I giocatori che disprezzano con queste prestazioni la maglia non sono degni di essere più convocati”.

VAZQUEZ - Stranamente (ma in realtà è quello che tutti immaginavano) è stato salvato Vazquez, forse il colpevole numero uno della disfatta con l'Alessandria. El Mudo non può essere cestinato perché Zamparini non vuole correre il rischio di svalutarlo e soprattutto è l'unico che può tirare fuori il Palermo dalle sabbie mobili. Diverso il discorso che riguarda Maresca (va verso i 36 anni e non ha mercato), Daprelà e Rigoni. I due sono in odore di Atalanta e a gennaio potrebbero finire in uno scambio che porterebbe Brivio (esterno sinistro) a Palermo. 

SPOGLIATOIO SPACCATO - La disparità di trattamento rischia però di creare spaccature nello spogliatoio. Farsi cacciare per una gomitata a metà campo, a inizio partita e davanti all'arbitro, è stato ritenuto un gesto evidentemente "perdonabile" da Zamparini. Vazquez è un giocatore comunque da recuperare completamente. Un anno fa a Bergamo tirò fuori la miglior prestazione in rosa. Domenica non ci sarà per un'ammonizione di troppo (il fantasista al momento è squalificato sia in Coppa che in campionato), e a oggi il confronto con la stagione passata è imbarazzante. La realtà è che adesso il Palermo si ritroverà in casa un giocatore "poco sereno" per dirla alla Ballardini (e torna alla mente anche la rissa Vazquez-Lazaar di un mese fa) e sarà orfano di Rigoni, uno che l'anno scorso ha tolto parecchie volte le castagne del fuoco, e Maresca, il matusalemme della rosa insieme a Sorrentino. Se già la squadra sembrava imbottita di giovani e inesperta prima del pasticcio con l'Alessandria, figuriamoci ora. 

BYE BYE ESPERIENZA - L'epurazione dei tre "ribelli" era comunque nell'aria da qualche giorno. Maresca era infatti stato definito un ignorante da Zamparini dopo che il centrocampista si era schierato con Iachini prima dell’esonero. E Rigoni aveva risposto con un post polemico su Instagram al presidente dopo la partita con la Juventus in cui il presidente lo aveva definito un “anziano”. E anche con Sorrentino, a questo punto l'ultimo uomo di esperienza rimasto, si è rischiato l'"incidente diplomatico". "Ricorda Beppe, che ciò che non ti uccide ti fortifica", scrisse il portiere dopo l'esonero di Iachini, allegando il commento a una foto in cui esultava assieme all'ex tecnico. Sorrentino fu costretto poi a spegnere le polemiche precisando di non avere mai dato l'assenso alla cacciata di Iachini e di agire per il bene del Palermo. 

MOBBING - Ha parlato addirittura di mobbing e azione premeditata l'agente di Maresca. "Il ko con l'Alessandria - ha attaccato Candido Fortunato a 'Sportmediaset' - è solo un pretesto preso dal presidente per metterlo da parte, noi portiamo pazienza ma adesso si sta sfiorando il mobbingOrmai non siamo più di fronte a un episodio ma a una linea d'azione chiara. Parole e fatti dimostrano quale sia la volontà del presidente Zamparini". 

SEGNALI INQUIETANTI - I segnali non sono incoraggianti. Perché le analogie con la stagione della retrocessione cominciano a diventare troppe. Zamparini intanto ha annunciato acquisti in serie per gennaio. Nomi ancora non ne circolano, l'esperienza però insegna che è difficile correggere in corsa gli errori gravi fatti in estate. Le due vittorie iniziali rendono la classifica meno drammatica di quanto potrebbe essere ma là dietro le pericolanti stanno iniziando a correre. Il Bologna, attuale terzultimo, si è risollevato e la sua rosa sembra più forte di quella del Palermo. Dopo la trasferta di Bergamo arriva il Frosinone. E la sensazione è che la stagione sia già a un bivio. Ma chi ci sarà in panchina tra nove giorni? Ballardini sente la fiducia della società ed è convinto di avere la squadra in mano. Malesani e Cosmi - per parlare del recente passato - durarono rispettivamente 3 e 4 partite. Il record già traballa.

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