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Quattro allenatori e un titolare, Jajalo: "Palermo, ci salviamo prima dell'ultima giornata"

Dopo la vittoria col Crotone il bosniaco dà la carica: "Con Lopez abbiamo acquisito maggiore fiducia, ma a centrocampo siamo pochi e in allenamento stiamo attenti a non farci male..."

Mato Jajalo, da brutto anatroccolo a cigno di questo Palermo. Tante, troppe volte il centrocampista bosniaco da quando è arrivato in Sicilia è stato preso di mira dai tifosi e non solo. Il gol a Firenze, però, sembrerebbe aver riacceso l’entusiasmo di un giocatore che al di là dei limiti tecnici, in campo ha sempre dato tutto se stesso per onorare la maglia. Ed è proprio per questo che -  nonostante i continui cambi in panchina - Jajalo sia sempre riuscito a ritagliarsi un posto da titolare, tanto da riuscire a collezionare in due anni e mezzo la bellezza di sessanta presenze con la maglia rosanero.

“Dobbiamo continuare a lavorare così come stiamo facendo da diverso tempo. Con l’arrivo di Corini – ammette Jajalo – avevamo conquistato un po’ di serenità. Con Lopez, invece, abbiamo acquisito maggiore fiducia”. Salvezza che adesso dista otto punti, con lo scontro diretto con l’Empoli all’ultima giornata di campionato. “A dire il vero – ammette il bosniaco – spero di non dover aspettare lo scontro con il club toscano per festeggiare un’eventuale salvezza. Comunque sia, dobbiamo pensare al prossimo impegno contro l’Atalanta e non allo scontro salvezza”. I tre punti hanno ridato coraggio e autostima, anche se il Palermo, adesso, dovrà dimostrare di avere invertito il trend negativo contro l’Atalanta (quinta in classifica) e la Juventus a Torino.

“Non abbiamo una tabella di marcia. Sarebbe importante non perdere domenica davanti ai nostri tifosi e chissà, magari giocarcela con la Juve così come abbiamo fatto con il Napoli”. Un mercato che ha visto il club rosanero cedere Hiljemark e Bouy. A metà campo, adesso, sono rimasti in quattro. “E' vero, siamo pochi. In allenamento – racconta Jajalo – stiamo attenti a non farci male. Anche se, il fatto di essere contati, può essere un vantaggio per quanto riguarda la continuità. Non so cosa sia successo alla squadra, siamo gli stessi di settembre. Con De Zerbi, forse, avevamo perso un po’ di fiducia. Dispiace non aver portato a casa punti preziosi. Adesso, però, proviamo a salvarci”.

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