Palermo-Chievo 1-0, Sorrentino para e Gila segna: cronaca, commenti e pagelle
Vittoria pesante e sofferta quella ottenuta dai rosanero che barcollano, ma riemergono quando sono sul punto di crollare. Segna l'ex viola al 70'. Decisive le parate del capitano. Iachini salva la panchina dopo una settimana difficilissima
Con l'acqua alla gola, con l'esonero che bussa, stavolta Iachini s'è aggrappato a Gilardino. Ha le sembianze di un "salva vita" quel tocco leggero e soave che punisce Bizzarri nel cuore dell'area del Chievo. Sbuca il "violinista" dalla giungla e consegna tre punti pesantissimi al Palermo, a caccia di una vittoria che al Barbera mancava addirittura da tre mesi. Come un anno fa quando Iachini era a un passo dall'esonero: epilogo identico. Col Chievo la scorsa stagione fu Rigoni a inventarsi il gol che rimise a posto i bulloni della panchina del tecnico di Ascoli. Uno a zero anche oggi, via i fantasmi, torna l'ossigeno. Una partita vietata ai deboli di cuore: a deciderla sono stati i due giocatori forse più esperti, Sorrentino - prodiogoso ancora una volta - e Gilardino, autore del gol partita.
Palermo che era partito malissimo. Coi muscoli imbalsamati e i nervi fuori posto: contratto dalla paura, impietrito dalle incertezze e dal peso della partita. Troppi giovani in campo per non sentire la pressione di una sfida quasi da dentro o fuori. Il Chievo viaggia che è una bellezza: manovra che scorre sia per vie centrali che laterali, ripartenze lampo che mettono in crisi la difesa del Palermo. Nel primo tempo è Sorrentino a salvare i suoi in almeno tre circostanze.
Iachini - consapevole di giocarsi tutto - sa che non ha tempo da perdere. Corregge in corsa il 3-5-2 iniziale con un 4-3-2-1 più aggressivo già dopo pochi minuti, sistemando Quaison (inizialmente esterno di centrocampo) con Vazquez alle spalle di Gilardino. E' a sinistra che arrivano gli spifferi più pericolosi, e infatti Iachini sostituisce uno smarrito Lazaar (inguardabile la sua mezzora) con Daprelà. Ma cambia poco. Il Palermo vive sulle parate del suo portiere - che carica la folla (per modo di dire, poca gente oggi al Barbera) - e sulle accelerazioni di Vazquez. El Mudo va a corrente alternata ma è l'unico a provarci. Non dispiace neanche Quaison, mentre il centrocampo - orfano di Rigoni - è molle, e Maresca è in giornata no.
Il Palermo sembra scuotersi nella ripresa. Alza il baricentro e si affaccia con più convinzione dalle parti di Bizzarri. Ma sembra un fuoco di paglia perché la palla gol più limpida capita sui piedi di Paloschi al minuto 11. Capovologimento di fronte del Chievo, Inglese serve l'ex milanista che a tu per tu con Sorrentino manda a lato. Brividi sulla schiena dei 10 mila del Barbera, che dopo però riprendono lentamente coraggio. Quaison - infatti - chiama Bizzarri alla prima vera parata del suo match da "guanti puliti" prima della metà del secondo tempo. Segnali di vita. E quando i fischi si stavano trasformando in ululati è arrivato Gila. E' il minuto 70. Quello della svolta, sperano i tifosi rosa. L'ultimo spicchio di gara è di pura sofferenza. Il Chievo preme, i rosa si difendono, alle corde. E' sempre Sorrentino a inchiodare l'ultima palla su tiro disperato di Pepe in pieno recupero. Rosa in apnea, i tre fischi di Mariani sono una boccata d'ossigeno. Il Palermo fa pace col Barbera: sopra la panca c'è ancora Iachini.
TABELLINO
PALERMO 1. Sorrentino 7,5, Vitiello 6, Gonzalez 6, Andelkovic 6,5; Quiason 6,5 (81' Goldaniga 6,5), Hiljemark 5,5, Maresca 5,5, Chochev 5,5, Lazaar 4,5 (33' Daprelà 5,5); Vazquez 6,5, Gilardino 7. Allenatore: Iachini 6.
CHIEVO 0. Bizzarri 6, Cacciatore 6, Gamberini 6, Cesar 6,5, Gobbi 6, Castro 6 (73' Pellissier 6), Radovanovic 6, Hetemaj 6, Birsa 5,5 (75' Pepe 6); Inglese 6, Paloschi 5. Allenatore: Maran 6
Arbitro: Mariani 6.
Reti: 70' Gilardino
Ammoniti: Gilardino (P), Vazquez (P), Cesar (C), Gobbi (C), Radovanovic (C).
LE PAGELLE
I MIGLIORI TODAY
SORRENTINO 7,5. Quando abbassa la saracinesca diventa imbattibile. Para ogni cosa che arriva dalle sue parti, carica il pubblico e i compagni. Un trascinatore. Forse sta vivendo - a 36 anni - il miglior momento della carriera.
GILARDINO 7. Poco mobile, si dice. Vero. Può segnare solo se gli piove il pallone addosso. Vero, in parte. E in effetti segna ancora così: calamita la palla nel cuore dell'area e con un leggero tocco di testa sorprende e castiga Bizzarri. Gol di un'importanza capitale.
QUAISON 6,5. Sue e di Vazquez le iniziative più pericolose del Palermo, prima del gol spacca-partita di Gilardino. Acerbo e confusionario, ma cresce.
I PEGGIORI TODAY
LAZAAR 4,5. Periodaccio. Lo saltano tutti, sempre fuori posto, con la palla al piede fa solo danni. Sempre in sofferenza, Iachini lo toglie dopo mezz'ora. Beccato dal pubblico.
MARESCA 5,5. Cervello e muscoli appannati.
CHOCHEV 5,5. Troppo molle, non si cala fino in fondo nella partita.
