In casa Palermo piove sul bagnato, Miccoli out: niente derby

S’era destato improvvisamente un sabato di Pasqua. “Partitazo” con la Roma, gol, applausi, rinascita. Fabrizio Miccoli è durato poco, pochissimo. Il tempo di confezionare il doppio assist a Genova, e di spegnersi col Bologna. Stoppato dal palo, dalla sorte. E ora dagli infortuni. Sì, perché mentre i compagni sguaineranno le sciabole in vista del Catania, lui si accomoderà in un lettino di un medico, a Varese. A tradirlo è il solito tendine della gamba sinistra.

E a questo punto l’attacco rosanero è un rebus. Senza Miccoli, con Ilicic in forse dopo i guai affiorati col Bologna, il rischio è di presentarsi nella tana del Catania con Dybala e Boselli. Un attacco che non viaggia proprio alle medie-gol di Mancini e Vialli ai tempi della Samp. L’alternativa c’è, è un certo Abel Hernandez, ma è a corto di condizione, come ha fatto intuire il rodaggio di tre giorni fa. I tre bomber hanno messo insieme due gol stagionali (tutti firmati da Dybala con la Samp, più di un girone fa).

Miccoli spera di recuperare per l’Inter, o al massimo per la Juventus, che potrebbe festeggiare lo scudetto proprio col Palermo, davanti ai suoi tifosi. Il Romario del Salento non perde tempo: a Varese svolgerà un programma di “riatletizzazione” per cercare di recuperare la migliore condizione, pianificare il rush finale e cancellare l’unico zero della sua carriera: non ha ancora segnato un gol fuori casa. Non era mai successo. Rischia di chiudere all’asciutto perché le prossime trasferte sono Firenze e appunto Juventus Stadium. E se Sannino fosse Conte si metterebbe le mani nei capelli.