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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Miccoli piange, pronto all'addio? Zampa: "Nessun rinnovo a queste cifre"

Macerie rosanero all'indomani del ko terrificante con l'Udinese: il capitano in lacrime detta le sue condizioni, ma scrive l'epitaffio sull'avventura durata sei anni". Il presidente: "Il Capitano resterebbe anche in B, ma deve abbassarsi lo stipendio"

A caldo Fabrizio Miccoli ha pianto di nuovo. Per la retrocessione, per il ko con l’Udinese, per la vergogna. Lui, l’idolo dei tifosi, è ancora là. Un’ora dopo il fischio finale di Giannoccaro affronta i giornalisti. La sua voce si spezza all’improvviso, come la sua permanenza in rosa. “Se mi avessero detto che retrocedevo col Palermo non c’avrei mai creduto. Sono qua da 6 anni. Ho dato tutto, la mia vita calcistica. Mi volevano tutti (Birmingham e gli arabi allenati da Zenga, ndr) ma sono sempre voluto restare qui”. Miccoli andrà via, ma non chiede scusa, come fece invece quella volta che segnò contro il Lecce. Pianse e scappò negli spogliatoi senza rientrare in campo. Ancora lacrime.

Miccoli parla, gesticola, detta le condizioni. “Se noi andiamo in B e poi mi devo sentire dire che peso troppo e devo giocare 30 minuti a partita… No, ormai sono arrivato al punto che certe cose non le voglio sentire. Quindi o sto qui facendo parte di un gruppo, come tutti gli altri, o se ogni anno devo sempre dimostrare qualcosa non ce la faccio più e vado da altre parti".

Forse andrà a Lecce. Una storia a parte, una storia d’amore. Miccoli, capitano, è il primo sconfitto dell’annata più disgraziata. “Forse sarò ricordato per la retrocessione”, dice. Ma lui, pochi gol e sempre più infortuni e polemiche, s’è chiamato fuori dalla lotta nella doppia sfida in casa con Atalanta e Pescara. Anche ieri ha lottato, ha offerto qualche numero. Si è cullato in alcune lunghe pause. E’ rimasto ai margini, ha ciccato due volte il gol spezza-partita. Ora piange per non guardare in faccia la realtà. Disteso sul prato del Barbera, là dove il Palermo ha lasciato le ultime speranze di salvarsi. Con le mani sul volto per non rischiare di mostrare forse gli occhi lucidi. Con uno sguardo al passato e forse al suo futuro.

Futuro che anche Zamparini vede lontano da Palermo. "La sconfitta con l'Udinese è lo specchio della nostra annata - ha detto il presidente - e il capitano resterebbe anche in B, ma non ci sarà nessun rinnovo se non si abbassa lo stipendio. Questo vale anche per gli altri big".

FIORENTINA-PALERMO. "La partita del Franchi non verrà anticipata". Lo ha detto il patron del Palermo, Maurizio Zamparini, intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it. "Oggi ci sarà una riunione in merito - fa sapere Zamparini - ma con tutta probabilità disputeremo l'incontro in contemporanea con le altre partite. L'idea di anticipare l'incontro non credo fosse così corretta e non ci saremmo presentati nel momento in cui fosse stata confermata. Dopo la partita di ieri cambia un po' il possibile scenario del match in programma al Franchi, anche se la mia squadra scenderà in campo contro i viola per giocarsi ampiamente le sue carte".

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