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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Mondiali di ju-jitsu, quattro giovani palermitani volano a Parigi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

L'Italia dello sport non è solo calcio, basket o volley. Ci sono sportivi meno pubblicizzati, ma non per questo con meno campioni, anzi tutt'altro. Si trattano dei ragazzi professionisti del ju-jitsu, arte marziale meno nota di judo e karate, ma non per questo meno affascinante. E gli allievi della scuola Akiyama Budo Club Capaci, sotto la guida del maestro Cristian Minuto, sono riusciti ad ottenere la qualificazione per il mondiale che si disputerà a Parigi dal 28 al 30 novembre.

Della società siciliana, si sono conquistati la qualificazione per questa importantissima manifestazione Giovanni Vitale, Marco Cinà, Andrea Ventimiglia e Annalisa Cavarretta. Giovanni Vitale, 25 anni, è stato 3 volte campione italiano, e già argento mondiale nel 2012 e ai Word Combat Games del 2013, nonché bronzo europeo in carica, vinto sempre l'anno scorso. Marco Cinà, 25 anni, ha vinto 8 campionati italiani, distribuiti tra ju-jitsu e le altre arti marziali, è stato bronzo europeo a Maribor nel 2011 e oro negli Open di Germania (2011) e Italia (2013), argento in Slovenia (2010) e bronzo in Francia (sempre 2010). Cristian Minuto, 39 anni, oltre ad essere il coach dei ragazzi, è stato detentore del titolo italiano per ben 9 volte, mentre in campo internazionale è stato oro agli Open di Tunisia, 7° nei Mondiali in Russia del 2010 e 5° in Coppa Europa nel 2012. Il più giovane della compagnia è Andrea Ventimiglia, che a 20 anni può già vantare un argento mondiale under 18 ottenuto in Belgio nel 2011, seguito da un argento europeo under 21 vinto a Genova nel 2012 e un bronzo mondiale senior a Vienna; nel 2013 la prova più difficile, continuare a confermarsi, e Ventimiglia ci riesce ottenendo il bronzo europeo senior in Germania e il bronzo mondiale under 21 a Bucarest, e come se non bastasse conditi quest'anno dall'argento agli europei under 21 di Svezia.

Ma il ju-jitsu non è uno sport per soli uomini. Ad impreziosire la spedizione azzurra a Parigi ci sarà anche Annalisa Cavarretta, 23 anni e una delle atlete di punta del team italiano. La Cavarretta possiede già un palmares di tutto rispetto, essendo campionessa italiana ininterrottamente dal 2009, con ben sei ori nazionali consecutivi, e facendosi valere in campo internazionale con l'oro conquistato nell'Open del Mediterraneo a Madrid nel 2012 e il bronzo in Coppa Europa a Bucarest di quest'anno. Stelle sì, ma soprattutto palermitani perché il ju-jitsu è una disciplina che, nonostante la vasta diffusione in tutto il pianeta, in Italia non riesce a catturare l'attenzione dei media. "Nonostante sia uno sport che difficilmente porta delle entrate, i ragazzi lo praticano perché li aiuta nel loro percorso di vita - spiega Ivana Ferraro, direttrice sportiva della Società Akiyama Budo Cub Capaci -, considerando i grandi valori educativi che ne caratterizzano la filosofia. Molti giovani dovrebbero avvicinarsi al ju-jitsu, evitando episodi di bullismo ed imparando ad avere rispetto per gli altri".

"Gli allievi della scuola Akiyama Budo Club Capaci - prosegue Ferraro - rappresentano un serbatoio importante per la nazionale. Proprio per questa ragione, chiediamo alla città di Palermo di sostenerli, magari contribuendo nella ricerca di uno sponsor, per affrontare le spese per i voli e per le iscrizioni ai tornei. Sono delle giovani promesse, è dovere di tutti credere in loro. Noi palermitani dobbiamo dare una mano a questi ragazzi a credere in loro e sponsorizzarli. Diamo spazio a i giovani atleti ma soprattutto a questi giovani ragazzi, crediamo in loro che tentano di portare avanti la bandiera siciliana"

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