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Venerdì, 29 Marzo 2024
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A Mondello le Università si sfidano nella "1001Velacup": Luna Rossa madrina della presentazione

Si daranno battaglia sette atenei con i loro sailing team a supporto di 13 imbarcazioni tipo skif, di 4,60 metri di lunghezza dotate di ben 33 metri quadrati di vela ciascuna, con equipaggi costituiti unicamente da studenti

Si svolgerà a Mondello dal 20 al 23 settembre la dodicesima edizione del trofeo 1001VELAcup, la famosa regata tra università con imbarcazioni a vela progettate e costruite dagli studenti universitari. Sette atenei con i loro sailing team a supporto di 13 imbarcazioni, tipo skiff, di 4,60 metri di lunghezza dotate di ben 33 metri quadrati di vela ciascuna, con equipaggi costituiti unicamente da studenti, si sfideranno in quello che ormai è diventato un appuntamento fisso per quegli atenei che nella ricerca applicata e nell'innovazione credono ed investono costantemente. Sono infatti passati già 12 anni da quando i primi prototipi hanno girato tra le boe a largo di Monte Argentario, nel 2007. Allora l'iniziativa didattico-sportiva si chiamava "1001vela per l'Università”. Ideata dagli architetti Massimo Paperini e Paolo Procesi nel 2005 questa iniziativa si è strutturata come associazione no profit nel 2011 con il nome abbreviato con cui veniva chiamata dai partecipanti cioè "1001VELAcup".

Questa edizione vede un’accresciuta partecipazione di atenei stranieri grazie all’adesione della Chalmers University of Technology di Goteborg, Svezia, e quella della Karlsruhe University of Applied Sciences di Karlasruhe (Germania) Altri partecipanti sono: Politecnico di Torino; Politecnico di Milano; Università di Padova, Università degli Studi Federico II di Napoli Università di Palermo. Da rilevare che già in passato avevamo avuto l’interessamento di università francesi, americane e inglesi. Quest’anno un’eccezionale la cerimonia inaugurale prevede il seminario “Luna Rossa Challenge Towards the next 36th America’s Cup” con interventi di Davide Tagliapietra e Gilberto Nobili del team Luna Rossa Challenge che è stato organizzato in collaborazione dal Circolo della Vela Sicilia e dall’Università degli Studi di Palermo.

Sostenuta negli anni da diversi atenei italiani e da prestigiosi circoli velici 1001VELAcup ha visto un crescendo di adesioni, di partecipanti e di prototipi realizzati che l'hanno portata a coinvolgere 19 atenei con una sempre maggiore partecipazione di università straniere ed estere ed ha visto la realizzazione, ad oggi, di più di 40 imbarcazioni. 

Regolamento e sostenibilità

Scafi in lino, canapa, materiali riciclati e fibre di carboni. Queste barche - che vedremo veleggiare nel golfo di Mondello - per essere ammesse alle regate devono sottostare a un regolamento di classe, redatto da Massimo Paperini, che viene aggiornato ogni anno, di concerto con gli atenei, per continuare a stimolare la progettazione sia sul piano dell'innovazione che su quello della sostenibilità ambientale, è previsto infatti che i materiali utilizzati siano biocompatibili e riciclabili. 

Quest’anno il regolamento di classe si è aperto anche alla fibra di carbonio per le appendici proprio per sviluppare gli studi sull’impiego dei foils. Ed ecco che per spingere le prestazioni al massimo, sono apparsi scafi in composito di lino, canapa, sughero, per il quale sono state utilizzate resine "bio”, derivate da frumento e anacardo, e realizzate appendici e timonerie rinforzate con fibra di basalto. Si sono viste architetture avveniristiche con barche strettissime munite di foils, come per gli aliscafi, per far "volare" letteralmente le barche sull'acqua. Non sono nemmeno mancate vele alari, con un'efficienza aerodinamica del 30% maggiore all'equivalente vela tradizionale, e sono state sperimentati metodi di ricerca che prevedono dispositivi di rilevamento degli sforzi montati sugli scafi e sugli alberi. Insomma il regolamento R3 permette di mantenere la flotta competitiva anche rispetto alle ultime tendenze della nautica contemporanea. 

Ricerca e innovazione

Per la progettazione e la realizzazione le Università adottano sistemi computerizzati di altissimo livello, svolgono prove in vasca navale e in galleria del vento per mettere a punto scafi e velature sempre più performanti, e tutto questo con e per gli studenti ai quali viene offerta un'occasione eccezionale per crescere professionalmente. Quest’anno, come lo scorso, si organizzerà anche una ”regata” in vasca navale con le imbarcazioni che saranno testate “la vero” grazie al supporto dell’Università Federico II di Napoli. 1001VELAcup non è dunque solo barche e competizione, è anche scambio e condivisione dei risultati, attraverso l'organizzazione di convegni, mostre e pubblicazioni, tra le diverse esperienze universitarie. E', in altri termini, un catalizzatore delle energie coinvolte nella progettazione, nella didattica, nell'innovazione e nella ricerca. Partecipare a 1001VELAcup è ancora oggi il modo più efficace per un ateneo di mettere in gioco le sue risorse sia che si tratti delle competenze dei suoi docenti sia che si tratti della passione che escono a trasmettere ai loro studenti.

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