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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Santana, 39 anni e non sentirli: "Palermo, sono tornato e ora lascerò il segno"

L'argentino si è messo alle spalle l'infortunio. Non ha ancora deciso se questa è la sua ultima stagione, intanto sta per entrare nella storia del club: sarà l'unico calciatore ad aver disputato A, B, C e D con la maglia rosanero

Mascotte a chi? Mario Santana, 39 anni a dicembre, vuole tornare a essere protagonista. Nello spogliatoio, ma anche e soprattutto dentro il terreno di gioco, lasciandosi così alle spalle l'infortunio al tendine d’Achille rimediato lo scorso anno. “Da quando mi alzo a quando vado a dormire penso soltanto a lasciare un segno indelebile”, ha detto l'argentino in sala stampa, confessando anche di non aver ancora deciso se questo sarà il suo ultimo ritiro precampionato in carriera.

Tredici presenze, due assist e quattro reti lo scorso anno per l'attaccante argentino. Poi un lungo stop, adesso però Santana è finalmente tornato a indossare gli scarpini da calcio per provare a scrivere un altro pezzo di storia. La società è stata chiara: oltre che per carisma, esperienza, maturità e attaccamento alla maglia è anche e soprattutto per le doti tecniche dell’argentino se Santana indosserà ancora la maglia rosa.  “Fa tanto piacere  – ha detto il capitano del Palermo - quando un allenatore o la società stessa confermano pubblicamente la fiducia nei tuoi confronti. Spero che questo attestato di stima possa continuare a esserci anche col passare del tempo. Quando ho parlato con Sagramola la mia idea è sempre stata quella di continuare a giocare per provare a ritagliarmi un ruolo da protagonista anche in Serie C. Sono molto carico, ho lavorato tanto per arrivare dove sono adesso, sto bene e penso che questa sia la cosa più importante, anche se spero di migliorare ancora col tempo. Non so dove giocherò con Boscaglia, nasco esterno ma in carriera ho giocato anche da punta. Il mister imparerà a conoscermi e mi dirà dove potrò essere più utile per questa squadra". 

Con l’inizio della prossima stagione Santana si prepara a entrare prepotentemente nella storia di questi colori. Sarà il primo giocatore ad aver disputato tutti i campionati con la maglia rosa: dalla Serie A, alla serie D, passando appunto per il prossimo campionato di C. “Sì, ci ho pensato. Credo che sia una cosa bella per un giocatore, ma non sono qui per questo. Il mio compito – dice - è quello di trasmettere qualcosa di importante ai ragazzi, soprattutto a quelli più giovani. Il mio obiettivo non è quello di fare un minuto, ma raccogliere quante più presenze possibili. La voglia di lasciare il segno c’è sempre, da quando mi alzo a quando vado a dormire. Voglio regalare altre emozioni a questa città, nonostante sia consapevole del fatto di stare arrivando alla fine di questa mia avventura da calciatore. Prima o poi  - spiega - dovrò smettere,  ma non voglio pensarci adesso. A momento voglio godermi questo momento e questo ritiro, senza pormi dei limiti. Sarà il fisico a dirmi quando dovrò appendere gli scarpini al chiodo. Quello che mi mancherà di più sarà lo stare insieme ai compagni”. 

Dopo Boscaglia anche Santana ha tirato le somme di questi primi scorci di ritiro a Petralia. Dall’arrivo del nuovo tecnico, “che ci ha già dato tante certezze”, ha detto il capitano rosanero, ai nuovi arrivati, sia quelli giovani che quelli più esperti. “Mi hanno fatto tutti una grande impressione, quello che mi sento di dire è che chiunque indosserà questa maglia, dovrà farlo con consapevolezza e responsabilità. Il blasone di questi colori e di questa città non si discute. Noi siamo il Palermo e sappiamo che per disputare un grande campionato dovremo calarci subito in questa realtà. I nuovi arrivati hanno trovato un gruppo solido, siamo molto affiatati ed entusiasti per la stagione. Il mister poi ha ben chiaro quello che vuole da questo gruppo. E questo per noi calciatori è un fattore molto importante. In pochi giorni ci ha già dato tante certezze, adesso dobbiamo assimilare le sue idee e seguirlo in tutto e per tutto.  La Serie C – conclude – non è affatto semplice, ma se remiamo tutti dalla stessa parte potremo mettere chiunque in difficoltà”. 
 

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