Prima Liverani, poi Zenga: Stellone lancia il Palermo verso il tour de force (4 partite in 13 giorni)

Palermo, la sosta è finita, adesso bisogna rimboccarsi le maniche. Domenica sera c’è il Lecce, cinque giorni dopo al Barbera arriva il Venezia di Zenga. Poi gli uomini di Stellone dovranno giocare contro Carpi e Cosenza. Quattro partite in due settimane: un tour de force che il Palermo affronterà con un Puscas rigenerato dalla nazionale romena. Trajkovski intanto continua a brillare anche lontano dal capoluogo siciliano. Adesso la sosta per le nazionali non è più una grana per il club rosanero.

Sono bastati 20 minuti a Trajkovski per siglare una doppietta contro il Liechtestein. Due gol che confermano il buon trend di quest’anno. Protagonista, ancora una volta, quel piede destro che in campionato sta facendo faville. Così Trajkovski torna a Palermo con la consapevolezza di aver finalmente trovato quella continuità che purtroppo è mancata nelle tre precedenti stagioni in Sicilia. Sei gol siglati finora, mai così bene in carriera per il numero 10. Un Palermo che se da un lato continuerà ad aggrapparsi all’estro di Trajkovski, dall’altro invece spererà di poter riporre le proprie speranze anche sul rigenerato George Puscas, attaccante romeno che da quando è arrivato in Sicilia non è ancora riuscito a trovare il primo sigillo della stagione. Tutt’altra musica invece lontano dal Renzo Barbera: tre gol nei due impegni della federazione romena Under 21 contro Galles e Liechtestein.

Intanto Stellone prepara l’impegno di domenica sera in casa del Lecce. Tredici giorni di fuoco, che potrebbero dare un’identità ben precisa a una squadra che ancora non è riuscita ad imporsi come voleva. Tante sedute d’allenamento, lunghi pomeriggi d’intenso lavoro. La vittoria di misura con il Crotone avrà pure dato morale, ma dal punto di vista del gioco invece ha lasciato più di qualche perplessità. Per esempio bisognerà capire dove e quando impiegare Falletti, che con Tedino veniva assiduamente schierato al fianco del compagno Trajkovski dietro le punte, ma soprattutto bisognerà decidere se dare un netto taglio al passato archiviando definitivamente la difesa a tre per lasciare spazio a uno schieramento a quattro. Ma c’è anche il rebus attaccanti: tutti stanno bene e vogliono giocare, ma chi scalpita più di tutti è proprio Moreo, che a differenza di Puscas, Nestorovski e Trajkovski è rimasto in Sicilia in questi dieci giorni per cercare di entrare nelle grazie di Roberto Stellone. Non è affatto da escludere l’impiego del gigante numero 9 contro il Lecce dal primo minuto. 

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