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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Gilardino gol esalta l’Italia, Palermo spinge gli azzurri in Brasile

L'attaccante genoano apre le porte del Mondiale realizzando la rete decisiva nel primo tempo su assist di Candreva. Gli uomini di Prandelli volano a +7 dalla Bulgaria e +8 dalla Repubblica Ceca. Ma nella ripresa sono salvati da un super Buffon

Nello stadio che lo ha sempre fischiato Gilardino si riprende l’Italia orfana del suo fenomeno Balotelli. E’ suo infatti il gol che permette agli azzurri di battere la Bulgaria e, complice lo scivolone interno della Repubblica Ceca con l’Armenia, di ipotecare la qualificazione a Brasile 2014. Adesso i punti di vantaggio sui bulgari sono 7, uno in più invece nei confronti dei cechi. Una Nazionale sliding doors per la verità quella vista al Barbera: affascinante nel primo tempo, timorosa nella ripresa quando rischia più volte di capitolare. Per fortuna la “chiave bulgara” non ha effetti se a guardia della porta c’è Buffon. Chi alla vigilia temeva una certa freddezza per la Nazionale si è dovuto ricredere: il pubblico del Barbera ha fame di grande calcio e affolla gli spalti come quando il Palermo incrociava le grandi della serie A. Alla fine sono quasi trentamila i paganti.

C’ERAVAMO TANTO ODIATI. Prandelli fa di necessità virtù. Assenti gli squalificati Balotelli e Osvaldo disegna la squadra con un 4-3-3 con Candreva e Insigne esterni e Gilardino al centro dell’attacco. Anche chi temeva l’ostilità del pubblico del Barbera nei confronti del genoano (autore di un gol di mano in un Palermo-Fiorentina) si è dovuto ricredere. La Nazionale ha un solo colore: l’azzurro. Per lui quindi solo applausi, culminati con una standing ovation in occasione del gol del vantaggio. Rete nata da un passaggio illuminante di Thiago Motta per Candreva, che con un paio di finte mette a sedere un difensore bulgaro e crossa al centro per Gila che questi gol non li sbaglierà nemmeno quando avrà l’età di accudire i nipotini. Prima la Bulgaria aveva provato a mettere il naso dalle parti di Buffon un paio di volte, sempre sbattendo contro il muro Chiellini. Troppa la differenze di tasso tecnico, soprattutto a centrocampo dove Pirlo, De Rossi e Thiago Motta (in grande spolvero) la fanno da padroni.

LA PENSIONE PUO’ ATTENDERE. Ma la ripresa si apre subito con un brivido. Grande parata di Buffon, che respinge sulla linea di porta la conclusione sotto porta di Popov. Il colpo di reni del numero uno azzurro andrebbe mostrato nelle scuole calcio a tutti gli aspiranti portieri. E lo juventino si ripete dieci minuti dopo salvando per due volte la porta dell’Italia: prima respingendo un colpo di testa di Nedelev e poi su tiro ravvicinato ancora di Popov. Ma la difesa italiana trema terribilmente e per dieci minuti si assiste ad un vero e proprio assedio bulgaro. La squadra di Penev, sostenuta da circa 300 tifosi, preme sull’acceleratore costringendo Prandelli a correre ai ripari cambiando tutta la fascia sinistra: out Antonelli e Insigne, dentro Astori e Giaccherini. Il cagliaritano passa al centro con Chiellini dirottato sulla corsia mancina.

Dopo il triplo pericolo scampato gli azzurri escono dal torpore e provano a riprendere il controllo del match. Pirlo per poco al 68’ non realizza il (non meritato a dire il vero) raddoppio con una splendida punizione respinta da Mihaylov. Che qualche minuto dopo con un’uscita da brividi per poco non omaggia Gilardino della doppietta personale.Negli ultimi minuti gli azzurri tentano di addormentare la partita, e ci riescono anche grazie alla complicità dei bulgari forse stanchi dopo il forcing di inizio ripresa. Anche se nei minuti di recupero sfiorano ancora il pareggio. Teniamoci stretto risultato e Buffon (alla faccia di Beckenbauer), ma per ben figurare in Brasile ci vorrà tutta un’altra Italia.

LE PAGELLE
ITALIA 1. Buffon 8, Abate 6 (79’ Maggio sv), Chiellini 6,5, Bonucci 5,5, Antonelli 5,5 (62’ Astori sv); De Rossi 6, Pirlo 6,5, Motta 7, Candreva 7, Gilardino 7, Insigne 6,5 (64’ Giaccherini 6,5). Allenatore: Prandelli 6.
BULGARIA 0. Mihaylov, Minev, Bodurov, Ivanov, Minev, Dyakov, Gadzhev, Popov, Manolev (54’ Iliev), Tonev (61’ Rangelov), Nedelev. Allenatore: Penev
Arbitro: Carballo (Spagna); Assistenti: Fernandez-Jimenez
Note: Ammoniti: Giaccherini (I). Spettatori 28.662

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