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Palermo e il giallo della fideiussione, il broker: "Colpa della società, mancavano i documenti"

A parlare è Carlo Camilleri, amministratore di Evc Intermediazioni Assicurative: "Ieri sono arrivati i soldi e noi li abbiamo girati ad A.S. Broker. Ma mica basta pagare un premio, bisogna anche produrre dei documenti che non c’erano"

L'’iscrizione del Palermo al prossimo campionato di B resta un rebus irrisolto. Mentre Salvatore Tuttolomondo assicura che tutto si risolverà nei migliori dei modi a far tremare le pareti di viale del Fante sono le dichiarazioni rilasciate a Tuttomercatoweb da Carlo Camilleri, amministratore di Evc Intermediazioni Assicurative. La società di intermediazione che avrebbe dovuto emettere la fideiussione del Palermo entro la mezzanotte di lunedì. "Abbiamo chiesto l’emissione della polizza attraverso A.S. Broker – dice Camilleri -  ma se non vengono inviati soldi e documenti la polizza non può essere emessa”.

Il broker assoldato da Salvatore Tuttolomondo adesso ha un nome e un cognome ed è l'amministratore di EVC Intermedediazioni Assicurative. Un profilo scelto accuratamente dalla nuova proprietà del Palermo, proprio per provare a trovare qualcuno disposto a rilasciare in tempi brevissimi le garanzie necessarie. Mentre Tuttolomondo paragona il Palermo all’unica parte lesa di questa vicenda, per Camilleri invece non si direbbe affatto lo stesso, anzi. “Ieri – confessa Camilleri - sono arrivati i soldi del Palermo e noi li abbiamo girati ad A.S. Broker. Ma mancavano ancora i documenti, mica basta pagare un premio. Bisogna anche produrre dei documenti che non c’erano. E il Palermo i documenti li ha inviati questa mattina.  Se uno va in banca e non porta i documenti non viene neanche guardato in faccia. Io riporto i fatti che noi abbiamo anche esposto al Palermo. Per emettere una fideiussione servono soldi e documenti. Dunque – ammette – non ci sentiamo affatto in colpa, perché abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Siamo arrivati troppo sotto con i tempi, bastava che il Palermo inviasse tutto anche venerdì”.

La sensazione dunque è che le rassicuranti dichiarazioni rilasciate in conferenza da Tuttolomondo lascino pian piano spazio a scenari non buoni per il Palermo. Perché il rischio di non poter disputare il prossimo campionato di serie B è più che concreto. Un vero e proprio incubo che la città potrebbe essere costretta a rivivere a 33 anni dall'ultima radiazione. La società rosanero dovrà attendere ancora dieci giorni (il 4 luglio) prima di conoscere un primo e pesante verdetto sull’ iscrizione. Ovvero quando la Covisoc (Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche) avrà finito di analizzare l’intera documentazione fornita alla Lega nei tempi previsti.

“Quello che mi sento di dire – confessa Camilleri – è che il Palermo senza ombra di dubbio ha le sue colpe. Avrebbero dovuto consegnare i documenti prima, perché i soldi sono arrivati soltanto ieri, 24 giugno. Noi li avevamo chiesti il 17 giugno. Se avessero rispettato le date forse non ci sarebbero stati questi problemi. Ieri mattina sono arrivati i soldi e li abbiamo girati subito ad A.S. Broker. Le banche lavorano così. Quando si richiede una fideiussione bisogna inviare anche una serie di documentazione, che noi abbiamo ricevuto soltanto oggi. Comunque credo che la cosa si risolverà, perché la fideiussione oggi è stata emessa. Non posso credere che la Lega crei problemi”. 

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