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Rispoli, svolta a destra: "Sento di dover riportare il Palermo in serie A"

Prima le voci di mercato, poi un inizio balbettante a causa della preparazione iniziata in ritardo. Ora l'esterno destro è tornato a fare la differenza: "Devo ripagare l'affetto della gente. Il Torino? Acqua passata, conta solo la maglia rosanero"

Se dopo lo scivolone casalingo con il Novara il Palermo ha cambiato regime il merito è anche di un rigenerato e finalmente ritrovato Andrea Rispoli. Un binario – quello di destra – tornato a essere magico grazie soprattutto alle cavalcate e ai cross sempre più precisi e incisivi dell’esterno 29enne che dopo un avvio di campionato balbettante sembra aver ritrovato la sua dimensione. “A dire il vero – confessa Rispoli in conferenza stampa - sono partito un po’ in ritardo con la preparazione e quindi all’inizio ho accusato qualche problema. Quello che conta e che penso, però, è che le ultime mie prestazioni stiano facendo vedere alla gente quanto stia migliorando di settimana in settimana. Posso assolutamente reputarmi soddisfatto della mia condizione attuale. E’ chiaro – continua – che più sto bene fisicamente più posso dare una mano alla squadra e infatti io non mi accontento e spero di poter migliorare ulteriormente per poter essere sempre più determinante per la squadra e un po’ più concreto sotto porta. Mi auguro di poter tornare a segnare e di continuare a sfornare assist per i miei compagni di squadra”.

Un treno magico che sicuramente non ha nulla a che vedere con quello descritto dalla scrittrice J.K. Rowling in Harry Potter e che quindi non porterà di certo il Palermo a Hogwarts, ma che invece potrebbe fare tornare i rosanero nel calcio che conta: la serie A. Non ha dubbi Rispoli che dopo il mancato trasferimento al Torino comincia ad avere le idee sempre più chiare sul suo futuro e su quello del club rosanero: “Quello che è stato e che poteva essere – confessa Rispoli - fa parte del passato e non voglio più pensarci. Ho sempre parlato alla luce del sole sia con la piazza che con la dirigenza e non ho mai nascosto niente a nessuno. Adesso  penso solamente al futuro e quello che conta è dare tutto me stesso per questa squadra. Sento il dovere di riportare questa città in serie A, la gente quando mi ferma per strada dimostra sempre tantissimo affetto nei miei confronti e io devo assolutamente  ripagare questa fiducia. Al momento sono un giocatore di B che deve tornare nel massimo campionato con questa maglia. Non penso ad altro se non a questo”.

La batosta contro il Novara sembrerebbe avere avuto un effetto più che positivo sugli uomini di Tedino che nelle  tre partite successive hanno ottenuto due vittorie e un pareggio, confermando di essere un gruppo solido e unito sia nel bene che nel male. “Contro  il Novara è arrivata una sconfitta che, forse, ci ha fatto anche bene. Sicuramente è stata una partita che ci ha dato tanto e non a caso negli impegni successivi abbiamo ottenuto due vittorie sfiorando la terza a Pescara. Credo che rispetto alla passata stagione la differenzia sia propria quella che sia nel bene che nel male riusciamo a restare compatti, determinati e concentrati. Sono sicuro che alla fine a vincere  il campionato sarà proprio chi avrà più continuità senza farsi prendere dall’ansia. Bisogna avere equilibrio e non bisogna mai demoralizzarsi di fronte alle prime difficoltà”.

Il prossimo impegno di campionato vedrà Rispoli e compagni andare a Cremona per provare a riconquistare un primato in classifica -  che adesso appartiene al Frosinone – con un’arma in più: Nestorovski. “Sia io che la squadra siamo molto felici che Ilija alla fine sia rimasto qui con noi. La Cremonese è una squadra molto preparata che ha a disposizione giocatori di categoria e un mister validissimo. Dovremo essere bravi noi a limitarli e aspettare il momento giusto per poterli ferire”. 

Dopo aver parlato degli obiettivi del gruppo, Rispoli si è poi soffermato sui suoi di obiettivi. Dopo i sei gol e i quattro assist della passata stagione non sarà semplice poter fare ancora meglio, anche se non intende assolutamente porsi alcun limite. “Ammetto di pensare ai sei gol messi a segni lo scorso anno e la voglia di superarli c’è. A chi non farebbe piacere segnare? Ovviamente - conclude - non penso soltanto ai gol ma anche agli assist. Sarebbe bello migliorare sotto entrambi i punti di vista, così a essere contenti saremmo sia io che Nestorovski”.

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