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Palermo, si ricomincia da Gasperini: “Ci sono i margini per recuperare”

Il tecnico richiamato da Zamparini dopo la parentesi Malesani confessa: "Sì, ci ho pensato un po' prima di accettare, in effetti sarebbe stato più comodo dire di no. Obiettivo quota 40, ce la giocheremo ovunque"

E’ passato dai 69 punti col Genoa, al fallimento di Palermo. In mezzo s’è seduto sulla panchina dei campioni del mondo. Gian Piero Gasperini non è uomo di mezze misure. E così ha scelto l’impresa più difficile, salvare il Palermo. Una missione quasi impossibile, anche per uno che i miracoli li aveva iniziati a costruire a Crotone, navigando della diffidenza.

E' nato lo stesso giorno di Josè Mourinho, il re degli allenatori, e Delio Rossi, uno che da queste parti qualcosa l’ha combinata. Gasperini poteva dire di “no”. E invece, quando sul suo telefonino è apparso il numero di Zamparini, ha risposto presente. “Vuoi mettere se salvo il Palermo?”. Avrà bofonchiato più o meno a chi gli stava accanto, quando ha preso la palla al balzo. Così, l’uomo di Grugliasco, ha ripreso la valigia che ancora non profumava di naftalina. E rieccolo qua.

Dov’eravamo rimasti? Ah, sì, la sconfitta con l’Atalanta, Denis che passeggia sui resti del Palermo, Garcia che vince l’Oscar come attore protagonista dell’horror retrocessione. Tornare sul luogo del delitto. Prima di lui avevano già riscaldato la minestra Guidolin (più di due volte), Colantuono e Delio Rossi. Gente che adesso naviga nelle zone tranquille della classifica. “Sì, ci ho pensato un po’ prima di accettare, in effetti sarebbe stato più comodo dire di no”. A Gasperini, va comunque l’Oscar della sincerità.

“E allora perché ho accettato? Per due motivi – spiega il tecnico -. Il primo è che le cose bisogna viverle dal di dentro e il secondo è che io sono convinto che ci siano i margini per recuperare”. Insomma, lui crede. L’obiettivo è arrivare a quota 40. Quindi in poche parole fare 20 punti in 12 partite, il doppio di quelli ottenuti finora. E poco importa se il calendario snocciola Roma, Juventus, Inter, Fiorentina e Catania: “Siamo consci delle nostre possibilità, ora giochiamocela dappertutto senza mai partire per battuti”.

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