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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Gasperini, nel destino il rosanero: ecco il Palermo del nuovo tecnico

Calciatore rosanero in passato, adesso dovrà guidarlo da allenatore. Domani la presentazione al Grand Visconti Palace di Milano. Il 3-4-3 il suo sistema di gioco. In attacco potrebbe essere rispolverato Budan

Alla fine non avrà trovato nulla da bere. "Esonerare Sannino? Preferisco ubriacarmi", questo aveva dichiarato il presidente Zamparini pochi minuti dopo la partita di sabato. E invece Sannino non è riuscito a sopravvivere all'ira furibonda del presidente, che dopo il pareggio casalingo contro il Cagliari ha avuto una notte per pensare e formalizzare l'esonero e chiamare Gian Piero Gasperini. "Purtroppo per le mie tasche - ha spiegato il patron rosanero - Sannino è andato via. Lui non credeva nella squadra e la squadra non credeva in lui. È stata un'involuzione. Non ha legato con l'organico, neanche all'1%". Così il patron rosanero ha scelto un allenatore che Palermo l'ha nel sangue. "Gasperini l'avevo contattato prima che andasse all'Inter, ma poi ho preso Pioli. Ha un buon curriculum, ha fatto bene dove è andato e lo ritengo adatto per il Palermo".

Il tecnico di Grugliasco ha firmato un contratto di un anno per un compenso di 700 mila euro, cui andranno aggiunti eventuali bonus in caso di piazzamento in zona Europa. Prevista anche la clausola del rinnovo automatico di un anno in caso di salvezza del rosa. Gasperini partirà alla volta di Brescia per il ritiro che avrà inizio martedì mattina. La presentazione ufficiale è in programma per domani, ore 12.45, al Grand Visconti Palace di Milano.

TRASCORSI - Dopo cinque stagioni da calciatore passate fra le mura de "La Favorita", dal 78 all'83 con il campionato cadetto, il suo destino si dipinge nuovamente di rosanero. Durante la parentesi siciliana, l'ex centrocampista collezionò 128 presenze ed 11 reti. Per lui anche la finale di Coppa Italia, giocata al "San Paolo" di Napoli e persa contro la Juventus ai tempi supplementari. Nei panni di allenatore cominciò la sua carriera nelle giovanili della Juve, passando poi al Crotone e conquistando la serie B nella stagione 2003/04. Due anni dopo diviene allenatore del Genoa, panchina che consacrerà il suo debutto nel calcio che "conta" e su cui siederà fino al 2010.

La sua guida resterà nella memoria dei grifoni, poiché fu capace di riportare il Genoa in Europa dopo 18 anni, posizionandosi al 5° posto ad un passo dalla Roma. L'ultima stagione fu decisamente più sfortunata e dopo aver raccolto 11 punti in 10 giornate fu esonerato e sostituito da Ballardini. Nella stagione successiva Gasperini verrà chiamato da Massimo Moratti per allenare l'Inter, ma l'esperienza nerazzurra dura poco più di un mese, dove ha racimolato quattro sconfitte ed un pareggio tra campionato, Champions e Supercoppa Italiana. Adesso il difficile compito di allenare il Palermo di Zamparini, che con questo esonero giunge a quota 41 in un quarto di secolo di presidenze.

TATTICA - Una settimana di ritiro nella speranza di integrarsi con il gruppo, amalgamarlo, dare la propria impronta e sperare di fare risultato già a Bergamo contro l'Atalanta. Uno dei punti fermi del neo tecnico rossonero dovrebbe essere la difesa a tre. Gasperini farà le sue personali valutazioni, ma allo stato attuale Von Bergen e Mantovani si dovrebbero essere "guadagnati" il posto da titolari. La terza maglia se la giocheranno dunque Milanovic, Cetto e Muñoz. Considerata l'abbondanza del centrocampo, il tecnico dovrà solo scegliere gli interni di centrocampo maggiormente in forma fra Arevalo Rios, Barreto, Donati, Viola e Kurtic.

Avrà dunque a disposizione, per le fasce esterne, Pisano, Bertolo, Brienza e Giorgi. I due prescelti avranno l'arduo compito di sostenere la fase offensiva e ripiegare all'occorrenza. Stessa sorte toccherà agli esterni d'attacco. Verosimilmente Miccoli potrebbe essere impiegato sulla sinistra con licenza di creare ed Ilicic sulla destra, sfruttando il dribbling ed il suo mancino (anche se, date le ultime prestazioni, potrebbe anche accomodarsi in panchina). Da non escludere l'utilizzo di un trequartista. L'unico dubbio riguarda la scelta dei centravanti: Budan, di cui poter sfruttare le sponde, la protezione della palla e lo stacco di testa, Hernandez, con la sua velocità ed i suoi inserimenti (poca roba da un anno a questa parte, con l'attenuante degli infortuni). Ancora da scoprire l'eventuale collocazione tattica di Zahavi ed il ruolo di Dybala: talento emergente o giovane inesperto?

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