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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Euro Trigames 2021, i judoka palermitani Migliore e Zarbo sul tetto d'Europa

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Euro Trigames 2021: i judoka azzurri palermitani Migliore e Zarbo sul tetto d’Europa. Si concludono oggi a Ferrara i Suds open euro Trigames 2021, i campionati europei per gli atleti con sindrome di Down. Promossi dall'Union for athletes with Down syndrome, dalla Federazione Italiana sport paralimpici degli intellettivo-relazionali), dal Comitato italiano paralimpico, dalla Regione Emilia-Romagna, dal comune di Ferrara, dall’Ufficio scolastico regionale e dall’università di Ferrara, gli Euro Trigames sono l’ennesima dimostrazione di come lo sport sia uno strumento incredibile per creare inclusione, integrazione ed occasione di socialità. Circa 500 partecipanti sono giunti a Ferrara da 17 paesi diversi e si sono sfidati in 8 diverse discipline, atletica leggera, calcio a 5, judo, nuoto, nuoto sincronizzato, pallacanestro, tennis, tennis tavolo.

Tra i nazionali convocati per l’Italia del judo due atleti palermitani, Davide Migliore e Gabriele Zarbo, ma anche un tecnico palermitano Giosuè Giglio, allenatore della nazionale italiana di judo insieme ai tecnici Chiara Meucci e Paola Baroncelli, quest’ultima referente tecnico nazionale del judo Fisdir. La squadra italiana di judo, composta da 8 atleti, porta a casa ben 6 medaglie ma vince anche la gara a squadre, per la prima volta organizzata in fase sperimentale, lasciandosi dietro Polonia e Portogallo. E' Davide Migliore, judoka dell’Asd special boys a vincere la medaglia d’oro nella categoria maschile -60 kg, mentre Zarbo Gabriele della Ssd Conca d’oro di Palermo nella stessa categoria di peso conquista la medaglia di bronzo. I due atleti siciliani sono stati protagonisti di alcuni combattimenti di altissimo livello tecnico, riscuotendo la massima ammirazione del pubblico presente e dei tecnici delle delegazioni straniere.

"E' stata un’esperienza bellissima dopo tanto tempo a causa del Covid, vivere la quotidianità - afferma il tecnico nazionale Giosuè Giglio - e ritrovarsi in gruppo con i ragazzi ma soprattutto condividere con loro gioie ed emozioni. Non dimenticherò mai l’abbraccio di Davide e Gabriele dopo la fine dell’incontro. Dietro quell’abbraccio c’era tutta la voglia di dimostrare al mondo intero che loro non sono gli ultimi, che seguire le proprie passioni, che il sacrificio e il lavoro sono necessari per raggiungere un grande obiettivo ma che soprattutto la disabilità può e deve essere vista come un’opportunità. Dovremmo tutti prendere esempio da loro".

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