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Diritti tv, conteranno le presenze allo stadio ma Zampa chiarisce: "Curve a 2 euro gesto d'amore"

Il patron friulano ha scelto PalermoToday per fare chiarezza: "La mia non è stata una mossa legata agli introiti economici, questi ragazzi meritano di giocare in uno stadio gremito"

Curve a due euro e tribuna a cinque: ma è tutto oro ciò che luccica? Il patron Zamparini ha annunciato che fino al termine della stagione tutti i biglietti delle partite casalinghe saranno drasticamente ridotti per provare a riempire lo stadio. Intanto però con la nuova riforma del ministro Lotti per la distribuzione dei diritti tv, il 20% dei ricavi sarà anche legato alla presenza dei tifosi allo stadio negli ultimi tre anni. Zamparini, a distanza di 24 ore dall’annuncio della sua iniziativa, ha scelto PalermoToday per fare chiarezza e mettere i cosiddetti puntini sulle “i”: “Gesto d’amore o mossa legata agli introiti economici? Il mio – dice – è stato un gesto d’amore verso la squadra. Questi ragazzi meritano di giocare in uno stadio gremito e questa operazione non ha nulla a che vedere con la riforma sui diritti tv".

L’ultima percentuale della ripartizione dei diritti tv - circa il 20% - d'ora in poi sarà strettamente legata al “radicamento sociale” di ogni singola società, ovvero al pubblico di riferimento di ciascuna squadra. Il concetto di radicamento sociale sostituisce così quello di bacino d’utenza: in passato infatti l’incidenza del pubblico era del 30% di cui il 25% in base a indagini demoscopiche e il 5% in relazione alla popolazione della città.

Adesso, con la nuova riforma, la tifoseria avrà un valore del 20% e sarà calcolata tenendo conto del pubblico effettivamente pagante allo stadio nelle ultime tre stagioni a cui naturalmente si andrà ad aggiungere anche lo share televisivo certificato. “L’iniziativa di ieri – spiega Zamparini - non ha nulla a che vedere con la riforma sulla ripartizione dei dritti tv. Il discorso del bacino d’utenza è una porcheria avanzata da alcune società come ad esempio la Juventus, falsando i dati e tralasciando il fatto che con il termine bacino d’utenza non possiamo di certo riferirci ai reali numeri di una tifoseria. Ritengo questa iniziativa una vera e propria anomalia del calcio italiano. Ciò che ho detto ieri non ha assolutamente nulla a che vedere con la ripartizione dei diritti tv. Noi parliamo di  diritti televisivi e non di biglietti. Il parametro di riferimento non sarà la presenza degli spettatori ma l’audience televisivo. Quello che voglio ribadire a caratteri cubitali è proprio che a fare la differenza non saranno i paganti, ma lo share televisivo".

La restante parte della riforma invece prevede il passaggio dal 40% al 50% degli introiti da dividere in parti uguali fra le venti società di serie A. Il successivo 30% invece dipenderà  dai risultati sportivi dove il 15% sarà strettamente legato alla classifica e ai punti ottenuti nell’ultimo campionato, il 10%  in base ai risultati ottenuti negli ultimi cinque anni e il 5% sulla base dei risultati nazionali e internazionali. Zamparini risponde così ai mal pensanti,  dichiarandosi assolutamente innocente e spiegando il perché abbia voluto realmente ridurre il costo dei biglietti. “ La squadra – spiega l’imprenditore friulano a Palermotoday - ha bisogno dell’affetto e dell’energia del suo pubblico. Ormai è risaputo che la presenza dei tifosi allo stadio, specialmente al Barbera, dà una grande energia ai giocatori. Purtroppo bisogna considerare anche che Palermo è una citta commerciale e non industriale: il sabato pomeriggio alle 15 sono praticamente tutti impegnati ed è chiaro che così diventa davvero difficile poter riempire lo stadio. Avere la possibilità di spendere due euro, però, specialmente per molti ragazzi potrebbe essere una bella occasione e un input in più per andare a vedere la partita al Barbera, oltre che  una grande soddisfazione per la squadra che avrebbe così il piacere di giocare in uno stadio gremito”.

Bisognerà attendere il prossimo impegno casalingo degli uomini di Tedino in programma lunedì 12 febbraio alle 20.45 contro il Foggia per vedere quale sarà la risposta del popolo rosanero. “Non so come risponderanno i tifosi, ma sono consapevole del fatto che questo è stato un gesto della società per dire alla città che noi abbiamo bisogno dei nostri sostenitori. Non so come reagiranno o cosa decideranno di fare, noi il nostro l’abbiamo fatto. Speriamo di poter ricominciare un ciclo dove torneremo a riempire ogni sabato lo stadio e in futuro anche ogni domenica. i nuovi investitori, quando arriveranno, faranno certamente uno stadio nuovo e sono sicuro che i nostri tifosi lo riempiranno ogni domenica”.

Per aprire un nuovo ciclo il Palermo dovrà lasciarsi alle spalle anche il capitolo tribunale. Zamparini, insieme al pool di avvocati e al presidente Giammarva, ha lavorato intensamente nelle ultime settime per presentarsi alla prossima udienza nel miglior modo possibile. Così l’imprenditore friulano avrebbe chiuso ogni presunto contenzioso con l’agenzia delle entrate, approfittando delle agevolazioni date dalle rottamazioni delle cartelle esattoriali. “Noi ci auguriamo di poter mettere il prima possibile la parola fine su questa spiacevole parentesi. L’immagine che abbiamo avuto all’estero, specialmente per le informazioni sbagliate che sono circolate in questi ultimi mesi non è stata per niente positiva, anzi. Ci ha provocato diversi danni, tuttavia – conclude -  siamo convinti che il 30 giugno il Palermo sarà una delle migliori società italiane per quanto riguarda il bilancio e sono altrettanto sicuro che sarà una delle squadre con meno debiti. Il Palermo Calcio è più sano che mai: qualche perito assolutamente  in buona fede, avrà scritto qualcosa di anomalo perché magari non conosceva benissimo il mondo del calcio, ritrovandoci così in questa situazione abbastanza spiacevole. Quello che mi auguro è che tutto possa concludersi il prima possibile e che il Palermo possa finalmente tornare in Serie A”.

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