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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Palermo, si è dimesso Corini: "Decisione sofferta, ma la più logica"

Il tecnico ha comunicato la sua decisione al ds Salerno e a Maurizio Zamparini. Il bilancio è di quattro punti in 7 partite. Adesso il presidente dovrà decidere se richiamare Ballardini o puntare su un altro allenatore: De Canio e Lopez i primi nomi

Il Palermo è senza allenatore: si è dimesso Eugenio Corini. Secondo quanto riportato dagli esperti di mercato di Sky Sport, il tecnico di Bagnolo Mella avrebbe comunicato la propria decisione al ds Salerno e al presidente Zamparini. "Penso di essere stato sufficientemente esaustivo quando ho avuto la possibilità di parlare in precedenza - ha commentato Corini - e questa è una decisione che ho preso con coscienza e con lucidità, che mi procura grande sofferenza ma mi sembrava quella più giusta e più logica in questo momento".

Ieri l’incontro tra il presidente rosanero Maurizio Zamparini e il nuovo direttore sportivo Nicola Salerno aveva portato alla conferma del tecnico che però, nonostante i consigli da parte della società rosanero di aspettare prima di comunicare qualsiasi decisione, ha scelto di dire addio alla panchina del Palermo presentando appunto le proprie dimissioni. Toccherà adesso al presidente Zamparini decidere il di farsi: richiamare Davide Ballardini (già allenatore dei rosanero a più riprese), come già valutato nelle scorse ore, oppure valutare altre soluzioni per la panchina.

ILLUSIONE MARASSI - L'avventura di Corini era iniziata nei migliori dei modi con un Barbera gremito in occasione del match contro il Chievo, si è conclusa in uno stadio semideserto contro l’Inter. Quattro punti conquistati dal “Genio” in sette partite con un passivo di cinque sconfitte. L'unica vittoria l'esaltante 4-3 in rimonta in casa del Genoa. La squadra e i tifosi non hanno mai voltato le spalle all’ormai ex tecnico del Palermo. Ad avere la meglio è stato proprio il patron Zamparini, che da quando Corini è tornato in Sicilia non ha fatto altro che pensare ad un possibile ritorno, prima di De Zerbi e poi di Ballardini.

“L’allenatore ha bisogno di sentirsi al centro di un progetto per dare il meglio di sé”. Erano state queste le dichiarazioni del tecnico bresciano al termine del match perso in casa contro l’Inter. Un chiaro messaggio lanciato all’imprenditore friulano. Il cammino di Corini a Palermo è stato caratterizzato da continui scossoni e critiche, anche quando i risultati ottenuti – seppur negativi dal punto di vista dei punti – siano stati migliori rispetto a quelli dei suoi predecessori. C’è una profonda differenza fra il Palermo visto in Coppa Italia contro lo Spezia e quello visto domenica contro l’Inter. Non è bastato neanche questo, però, a convincere Zamparini. Corini è stato progressivamente messo alle corde, proprio come nove anni fa. Una riconciliazione, quella fra il patron rosanero e l’ex capitano del Palermo, che in pratica non è mai avvenuta. La situazione in classifica è più che mai compromessa, ma Corini non voleva smettere di sognare. Zamparini sì.

“Fa male pensare di dover accompagnare – ha detto ancora Corini nel dopo partita con l’Inter – la squadra che amo in serie B”. Un mercato che doveva essere di vitale importanza per il club di viale del Fante, ma così non è stato. Stefan Silva e Sunjic gli unici acquisti. Di giocatori italiani che potessero dare sa subito una mano al tecnico rosanero neanche l’ombra. Ed è proprio questo che ha portato Eugenio Corini a mettere un punto alla sua avventura al Palermo. “Non sono un attore, dico sempre quello che penso”. Impossibile calare la testa di fronte a una situazione paradossale. Da una parte un tecnico che voleva oltremodo cercare – nonostante gli undici punti di svantaggio dall’Empoli – a salvare il club rosanero da una retrocessione più che prevedibile, dall’altra una società che sembrerebbe non avere alcuna intenzione quantomeno di provare a salvare il salvabile.

Ballardini ha già declinato più volte l’invito del presidente Zamparini di tornare a Palermo. De Canio e Lopez (ex allenatore di Cagliari e Bologna). Sono questi i nomi più papabili per il dopo Corini. Non è da escludere che nelle prossime ore l’imprenditore friulano provi a convincere nuovamente De Zerbi,  nonostante l’ex tecnico del Foggia abbia già rifiutato un ritorno in Sicilia. 

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