Coronavirus, per canottieri e velisti del circolo Lauria allenamenti in un mare... digitale
Gli atleti del club lavorano da casa, con sistemi di messaggistica come Skype o WhatsApp. Grazie ai collegamenti via web i tecnici propongono alcuni semplici esercizi e stimolano la condivisione tra compagni di squadra. Il presidente Matracia: "Così ci siamo adeguati ai dettami del decreto"
Non c'è la salsedine, né tanto meno il vento sui volti degli atleti del Lauria. I rimessaggi sono chiusi. Le imbarcazioni ferme. Ma non lo sport. Gli atleti del Club Canottieri Roggero di Lauria, infatti, in qualche modo continuano ad allenarsi, a fare squadra. Tutto questo in un mare assai diverso dal solito. Si lavora da casa, in collegamento web. Ci si serve di sistemi di messaggistica come Skype o WhatsApp. E si mantiene così un contatto continuo con i tecnici e i propri compagni di squadra. Dalla vela al canottaggio, sino alle tavole a vela.
"Alla luce dei provvedimenti del Governo - spiega il direttore sportivo del Circolo, Maurizio Floridia -, abbiamo dovuto ridurre la portata delle attività in tutte le sue manifestazioni: regate, allenamenti e, in ultimo, pure le sedi sociali. È stato duro dire “chiudere tutto”, sospendere ogni programma faticosamente varato per la stagione. Ma nessuno dei nostri atleti deve mollare, anche mentalmente. La stagione non è finita. Pensarlo sarebbe una sconfitta che questo virus non deve poter vantare".
Con gli atleti vengono condivisi video e suggerimenti. Vengono proposti alcuni esercizi semplici che possono essere eseguiti a casa e da soli. Senza, comunque, trascurare l'aspetto di condivisione che sta alla base di ogni squadra. "Ci ritroviamo in un momento storico che non ha precedenti – commenta Giorgio Matracia, presidente del Club Canottieri Roggero di Lauria -. Dai primi di marzo abbiamo dovuto sospendere le attività del circolo. Ci siamo adeguati ai dettami del decreto e alle indicazioni delle federazioni. Ma dallo Sport, anche in questa occasione, ci arriva una lezione importante: si può e si deve andare avanti. Perché come diceva Nelson Mandela, lo Sport può portare speranza".