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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coni, Massimo Costa torna e punta in alto: l'ex numero uno dello sport siciliano si candida per la Giunta nazionale

Già presidente del Coni Sicilia, lasciò l'incarico nel 2012 perchè candidato a sindaco di Palermo. Adesso la nuova discesa in campo: "Ci vogliono strategie rivoluzionarie per rispondere alle esigenze straordinarie, dettate dalla pandemia, di un mondo sportivo ormai allo stremo. Occorrono energie, forza ed entusiasmo"

Massimo Costa, ex presidente del Coni Sicilia, ha ufficializzato la sua candidatura alla carica di componente della Giunta nazionale del Coni, in rappresentanza dei Comitati regionali per il quadriennio 2021/24. La decisione arriva dopo un tour in giro per tutta la Sicilia che lo ha portato a incontrare personalmente i protagonisti dello sport regionale ed è annunciata con una lettera a Sergio D’Antoni, attuale presidente del Coni Sicilia giunto al suo terzo mandato, chiedendo il suo sostegno "per mantenere unito il mondo dello sport siciliano in un leale patto tra generazioni diverse". 

A sostegno di Costa, diverse federazioni, associazioni, movimenti espressione dello sport di base. L’appuntamento elettorale è fissato per il prossimo 13 maggio a Milano. Massimo Costa giunge alla candidatura - che lui stesso definisce "Nel ricordo di Davide contro Golia" - alla vigilia di un nuovo quadriennio olimpico ricco di incognite ma anche di grandi opportunità. "Ci vogliono strategie rivoluzionarie - dice Costa - per rispondere alle esigenze straordinarie, dettate dalla pandemia, di un mondo sportivo ormai allo stremo. Occorrono energie, forza ed entusiasmo per affrontare le mille sfide che ci attendono".

Da presidente del Coni Sicilia, Costa ha già condotto numerose battaglie a supporto dello sport di base, e tra queste lo “sciopero” del 2005 con oltre 10 mila persone in piazza che consentì la riforma della legge 8 del 1978, un provvedimento che che sbloccava i contributi regionali al mondo sportivo e che resiste ancora oggi; il Forum dello sport, con il coinvolgimento di migliaia di dirigenti sportivi; il Trofeo Sicilia, primo nucleo dell’attuale Trofeo nazionale Coni; i Giochi delle Isole, con la partecipazione di oltre tremila atleti; la manifestazione "dagli Stadi alle Stelle", per dire solo di alcune iniziative promosse dal quarantatreenne avvocato palermitano durante il suo mandato. Battaglie e relative vittorie che hanno lasciato il segno, dato che a distanza di anni lo sport di base ha accolto con grande entusiasmo la possibilità di un nuovo coinvolgimento di Costa, che appena eletto all’unanimità nel 2012 si dimise volontariamente dal Coni per candidarsi alla carica di sindaco di Palermo. 

"Questa candidatura al Coni - spiega ancora Costa - serve ad aprire uno spazio di dibattito pubblico sullo sport italiano e siciliano perché il pensiero unico uccide soprattutto lo sport che vive di leale competizione. È una candidatura che, fuori dalle logiche di palazzo e di potere, nasce dall’affetto, dalla conoscenza e dalla stima di rapporti coltivati negli anni. Adesso tocca al presidente regionale del Coni Sergio D’Antoni scegliere se raccogliere l’opportunità di dare un forte segnale ai giovani di questo Paese e alla mia generazione. Che è fortemente penalizzata e non avrà pensioni, a differenza di  quelle estremamente laute - in alcuni casi - delle generazioni precedenti, figlie di privilegi ormai diventati insopportabili". 

(Nella foto in allegato Massimo Costa con Gianfranco Miccichè, Nello Musumeci, Giampiero D’Alia e Angelino Alfano durante la sua ultima uscita pubblica, in occasione della chiusura della campagna elettorale a sindaco di Palermo nel 2012 presso il Teatro Politeama)

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