rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Sport

Migliaccio, i buoni propositi del 2012 "Non vorrei cambiare troppi mister"

Il leader rosanero: "Nel 2011 abbiamo avuto cinque tecnici, è destabilizzante. Mutti? Non lo conosco bene, ma è persona pacata e preparata. Speriamo che ci aiuti nella crescita di questo club"

Caro Zamparini, non cambiare troppi allenatori. La "lettera" con il buono proposito per l'anno appena iniziato è di Giulio Migliaccio, leader del Palermo, che oggi ha risposto alle domande dei giornalisti al Tenente Onorato di Boccadifalco, prima dell'allenamento.

Cosa ti aspetti dal 2012?
"Di stare più tempo possibile con un allenatore.  Ne abbiamo cambiati cinque in un anno solare nel 2011 ed è destabilizzante. Rimanere più tempo possible con un tecnico significherebbe aver fatto qualcosa di buono. E io mi auguro la continua crescita di questo club che ha fatto qualcosa di strepitoso negli ultimo anni: tanti punti, finale di Roma, cessioni eccellenti. Siamo uno dei club più importanti d'Italia".

Come va con Mutti?
"Non lo conoscevo ne avevo sentito tanto parlare a Bergamo. È pacato e preparato, ma ci stiamo conoscendo ora e  mi auguro che contribuisca alla crescita della squadra".

Il Palermo non può ripetere il percorso del Napoli?
"Sono due dimensioni diverse e due club con politiche differenti.Credo sia sbagliato fare un paragone. Il Napoli ha trattenuto i big e preso rinforzi ottenendo un grosso risultato in Europa, passando il girone più duro di Champions. Noi abbiamo ceduto i pezzi migliori, però è importante che il Palermo non abbia mai avuto nessun problema finanziario".

A proposito del Napoli, come dovrete affrontarlo domenica?
"Va affrontato come se fosse Inter, Juve, Milan perché ormai Napoli è una big. Ci vorrà il miglior Palermo, lo abbiamo già dimostrato che non dando il cento per cento abbiamo difficoltà già con quelle al nostro livello, figuriamoci con gli azzurri..."

E tu dove ti aspetti di giocare, centrocampo o difesa?
"Sono due ruoli che mi piacciono tantissimo, non ho problemi. Certo cambiare spesso non è il massimo ma con lo spirito di sacrificio si può far tutto".

Vedendo Nocerino protagonista al Milan, hai qualche rimpianto?
"Io sono orgoglioso di essere uno dei punti fermi di questa società come mi hanno definito i dirigenti e ritengo il Palermo un grande club però sarei un ipocrita se dicessi che non mi sarebbe piaciuto giocare in una squadra come il Milan. Sono contento per Nocerino ma abbiamo un'età diversa e avevamo una situazione contrattuale differente".

Credi a una maglia azzurra per gli Europei?
"Ci credo come credo molto nel lavoro. Un elemento che alla lunga ripaga sempre, la Nazionale sarebbe il coronamento di una carriera".
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Migliaccio, i buoni propositi del 2012 "Non vorrei cambiare troppi mister"

PalermoToday è in caricamento