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Budan: "Gava male, ma pure noi Rialziamoci come ho fatto io"

Il croato: "Errori dell'arbitro a Siena, ma potevamo fare meglio anche noi. Il Milan è un grande avversario, dimostriamo il nostro valore. I miei gol? Conto di arrivare in doppia cifra"

Concreto come negli ultimi tempi sotto porta, trasparente com'è sempre stato anche quando era ai margini. Igor Budan, in conferenza stampa a Boccadifalco, prova a mettere una pietra su Siena e gli errori di Gava e pensa al futuro. A rialzarsi, come ha fatto proprio lui riconquistando il pubblico. A cominciare dal Milan. "Col Siena - spiega il croato - si è messa subito male, ma noi ci abbiamo messo anche del nostro. Dobbiamo, ad esempio, cercare di evitare le ripartenze avversarie, e si è visto fin dal primo minuto perchè volevamo affrontare la partita come facciamo in casa quando cerchiamo di imporre subito il gioco. A Siena dovevamo essere un po' più prudenti". Parentesi chiusa comunque. "Adesso incontriamo il Milan, un grande avversario quindi è inutile pensare ancora a Gava".

MOMENTO D'ORO. Con l'arrivo di Mutti, Budan sta vivendo una seconda giovinezza. Segna, corre, fa salire la squadra, si trova alla grande con Miccoli.  "Mi sento molto bene -ammette la punta -. I miei acciacchi li ho messi a posto e sto lavorando molto bene, con gran continuità".

OBIETTIVO DOPPIA CIFRA. E allora non è una bestemmia pensare alla doppia cifra, visto che Budan in 11 presenze ha messo dentro 6 gol. "Il mio obiettivo è solo quello di lavorare bene durante la settimana per arrivare la domenica al 100%. Certo, per me sarebbe importantissimo arrivare alla doppia cifra ma sinceramente non ci penso".

MILAN NEL MIRINO. Nella testa piuttosto c'è il Milan avvelenato dopo il big match con la Juve. "Saremo senza Silvestre che ci dà sicurezza, ma sarà un motivo in più per chi giocherà di far bene. I rossoneri sono fra le poche squadre che in trasferta non hanno problemi per la loro grande personalità per noi sarà un bel banco di prova".

FINALMENTE DECISIVO. Un esame anche personale. Budan s'è levato lo sfizio del gol fuori casa, anche se inutile a Siena. Per completare la crescita di questo periodo una rete a una grande come il Milan non sarebbe male e forse scaccerebbe ancor di più il ricordo di quel gol sbagliato contro la Samp nella partita chiave per la qualificazione in Champions, due anni fa. Igor però ribatte: "Non ho mai vissuto quell'episodio come un gol sbagliato. E' stato un tiro forte da fuori e rimbalzato male, mi spiace perché era un episodio che poteva far la storia della società, ma quest'anno sono partito da sotto zero e sono riuscito a dimostrare quello che avrei potuto fare prima".
 

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