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Gol e applausi, rivincita Barreto "Grazie a chi non aveva fischiato"

Il paraguaiano contro la Lazio ha segnato la prima rete in rosanero e disputato la migliore gara stagionale. "Con Donati gioco nel mio ruolo ed è tutto più semplice, adesso cerchiamo la prima vittoria in trasferta"

Ora che i fischi (timidi per la verità) si sono trasformati in applausi (scroscianti), soprattutto dopo la splendida prestazione e il primo gol contro la Lazio, per Edgar Barreto è arrivato il momento di passare alla cassa per riscuotere gli elogi e di piazzare qualche stoccatina a chi lo aveva criticato.  "Ho attraversato un periodo difficile, con tutta la squadra - afferma il paraguaiano - e ora che ci siamo ripresi voglio ringraziare il vero tifoso palermitano, quello che mi è stato accanto anche quando altri fischiavano".

 
SVOLTA DONATI. L'arrivo di Donati ha fatto bene a tutto il Palermo. E anche Barreto ne ha tratto beneficio, spostandosi definitivamente nel ruolo di mezz'ala dopo aver occupato un po' tutte le caselle a centrocampo e aver offerto delle prove poco convincenti. "Mi sono sacrificato - spiega il sudamericano - ho giocato anche davanti alla difesa, nonostante non fossi abituato. Ora c'è Donati che gioca in quella posizione e con lui è sicuramente più facile".
 
LEADER MIGLIACCIO E MICCOLI. Con la grinta e il carisma di domenica sera, il numero 5 potrebbe diventare uno dei nuovi leader dello spogliatoio rosanero. "Ma per ora le bandiere sono Miccoli e Migliaccio".
 
IL MAL DI TRASFERTA. Ora però sia Barreto che il Palermo dovranno dare prova di raggiunta maturità facendo punti a Siena. "Ma a Cagliari - si difende Barreto - avevamo fatto un'ottima partita. Bisogna essere più attenti in copertura e arriverà la prima vittoria". Però guai a sottovalutare il Siena. E per Barreto "non influirà la gara che i toscani giocheranno oggi col Catania".

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