Mangia addenta il pandoro in anticipo: "Sento il derby e ho tanta fiducia"
Il tecnico alla vigilia del Catania: "Ho capito l'importanza di questa partita e il confronto coi tifosi ha fatto bene a me e alla squadra". Formazione? "E' la migliore possibile, giocano Miccoli e altri dieci"
Il panettone non l'ha mangiato, ma solo perché non gli piace. In compenso Devis Mangia ha tagliato al testa al toro e, alla vigilia del delicatissimo derby e della trasferta di Novara, ha addentato una fetta di pandoro insieme ai giornalisti. "Chi prima del debutto contro l'Inter avrebbe detto che sarei stato qui il 17 dicembre?", chiede il tecnico ai cronisti. In effetti, conoscendo il presidente Zamparini, era difficile prevedere un matrimonio così duraturo. Ma al Natale calcistico mancano quattro giorni che per il Palermo significano Catania e Novara, appunto.
L'IMPORTANZA DEL DERBY. Mangia sa quanto sia importante la sfida del Massimino. "L'ho capito in settimana - dice - durante il confronto coi tifosi ma, per come sono fatto io, è un elemento positivo. Il derby è la madre di tutte le partite, lo so io e lo sanno tutti i giocatori però senza che mi si venga a dire che vincendolo poi possiamo perdere tutte le altre".
MICCOLI E ALTRI 10. "Giocheranno Fabrizio e altri 10? Sì, si può dire. Per questo match c'è bisogno di gente pronta a certi campi, a certe situazioni, a certi scenari. Cosa di cui io devo tener conto. Ho tutte le risorse in mano, per giocarmi questa partita. L'abbiamo preparata tatticamente sotto ogni aspetto, ma conterà molto l'approccio mentale". Un aspetto in cui il Palermo è mancato negli ultimi incontri al Cibali, Mangia ammette di aver visto tutte le ultime sconfitte dei rosa contro gli etnei. "La storia di certe partite è importante e anche se sono cambiati i giocatori ci sono errori che non bisogna ripetere come per esempio un'eccessiva carica che poi porta ad atteggiamenti sbagliati".