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God save the Palermo: la nuova proprietà inglese si presenta ma non convince

La conferenza della società britannica, più che chiarire, lascia tanti dubbi. Il ceo Richardson: "Non si parla di un singolo proprietario, ma non possiamo svelare i nomi". Platt il più entusiasta. Il commiato di Zamparini, i tentennamenti di Belli, la misteriosa figura di James Sheehan

"Ho fatto l’ultimo regalo ai tifosi lasciando il club in mano a degli inglesi di grande livello". Queste le ultime parole di Zamparini. Poi l'ex patron si alza e va via. Davanti ai giornalisti resta soltanto la nuova proprietà, con Foschi accanto. Inizia (forse) una nuova era per i rosanero. "Siamo stati noi a cercare il Palermo. Questa è una grandissima opportunità". Esordisce così il ceo della Global Futures Sports&Entertaiment Clive Richardson, che sul nome del nuovo proprietario afferma: "Non si parla di un singolo proprietario, ma al momento non possiamo svelare l’organigramma con nomi e cognomi. Saremo tanti proprietari, ma chiaramente figurerà una società che sarà proprietaria del club. Come nasce la trattativa? Negli ultimi sei mesi abbiamo cercato delle possibilità in tutto il mondo".

Poche parole chiare anche sulle prossime azioni della nuova società. “Abbiamo diversi appuntamenti in agenda – dice Clive Richardson – non siamo sicuri di quello che faremo nei prossimi giorni, siamo appena arrivati, abbiamo visto la situazione societaria soltanto adesso. Non sappiamo come è strutturato il club, fra una settimana o un mese vedremo chi metteremo nell’organigramma del club”.

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Proprietà svelata, ma i dubbi sono tanti

Tutto e niente, la conferenza di presentazione della società britannica, più che chiarire ogni dubbio, ha aperto l’ennesimo giallo di questa telenovela. Chi è realmente Clive Richardson? Perché in fin dei conti il day one della nuova proprietà inglese si è consumato velocemente. Forse fin troppo. Proprio come un grande fuoco di paglia, all'apparenza c'è tanto fumo e niente arrosto. Facce perplesse, neanche troppo entusiaste, risposte brevi e per nulla esaustive. E di progetti come lo stadio e il centro sportivo? Nessun cenno per il momento. Insomma, chapeau a Baccaglini che proprio da queste parti - quasi due anni fa - riuscì comunque a tener banco alle tante domande dei giornalisti.

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Oggi invece si è detto poco e niente, mister Richardson, con tutta la sua eleganza e il suo inglese impeccabile, ha risposto soltanto a qualche breve quesito, lasciando gran parte del lavoro "sporco" a Maurizio Belli. Anch’egli però messo alle corde più di una volta, specialmente sulla titubante figura di Emmanuele Facile (un collega dell'advisor di Zamparini) in una delle società di proprietà di Richardson, nata proprio il 30 novembre: il giorno dell’atto notarile. Il più entusiasta di tutti è parso proprio l’ex stella dell’Inghilterra, David Platt. Il suo futuro però potrebbe anche essere lontano dalla Sicilia (come lui stesso ha ammesso). C’è spazio anche per James Sheehan (il cognome ancora non è chiaro a nessuno), che in conferenza ha soltanto pronunciato il suo nome, e neanche tanto spontaneamente. Poi si è scoperto che è il direttore della Global e ha il 24% delle quote.

L'acquirente è la britannica Global Futures Sports&Entertaiment

La società ha iniziato la propria attività nell'aprile del 2018 e nel registro imprese britanniche risulta avere un capitale sociale di 100 sterline. Non è direttamente quotata in borsa. All'indirizzo indicato nella Companies House (il registro delle imprese del Regno Unito), 20-22 Wenlock Road, Londra, risultano registrate 42.384 società. Il capitale sociale esiguo della Global Futures Sports&Entertainment non rappresenta però necessariamente un campanello d'allarme: è possibile infatti che si tratti di una società veicolo che sarà utilizzata al solo scopo di rilevare il Palermo calcio.

Nessuna risposta esaustiva alle tante domande rivolte ai giornalisti su chi sia effettivamente il nuovo proprietario. "La società è quotata in borsa - spiega l’advisor di Financial Innovations, Maurizio Belli - e ci sono informazioni sensibili. Non può ancora essere anticipato nulla. L’acquisto riguarda Mepal e il Palermo, il tempo con il quale rientreranno i soldi dipenderanno dalle esigenze delle aziende. Il prezzo di vendita corrisponde ai 10 euro; mentre gli oltre 20 milioni della Mepal copriranno gli impegni finanziari del club di viale del Fante. Abbiamo spiegato alla nuova proprietà - continua Belli - tutte queste vicende giudiziarie, ma tutte queste presunte accuse non hanno influenzato completamente l’esito della trattativa. La nuova proprietà ha giustamente approfondito la questione, ma nulla di più. Alcuni degli investitori sono quotati in borsa e quindi non vogliono che al momento escano i loro nomi. Rispettiamo la loro volontà".

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Platt: "Acquisti? La squadra sta andando bene..."

Ex nazionale inglese, molto conosciuto in Italia per le sue esperienze con Bari, Juventus e Sampdoria, David Platt sarà consulente della nuova società. "Capisco i tifosi - dice - che vogliono sapere quanto e come investiremo. C’è un po' di burocrazia da rispettare, io sono rappresentate della compagnia, do una mano e dei consigli. Per i primi acquisti dobbiamo attendere, anche perché la squadra sta andando molto bene. Dobbiamo prima vedere i giocatori, osservare le partite, toccare con mano questa realtà. Vogliamo portare più in alto possibile il Palermo, il nostro supporto però non mancherà assolutamente. Siamo venuti per dare sicurezza e un po’ di serenità".

Sul suo ritorno in Italia, Platt afferma: "E' stato bellissimo tornare. Richardson mi ha chiesto di dargli una mano per le questioni di calcio. Per il momento sto soltanto facendo questo, non so in futuro cosa potrò fare e dove potrò essere. Qui stanno succedendo grandi cose, questa è la cosa più importante. Per il momento non c’è una cosa in particolare che mi lega al Palermo, non ho mai giocato qui. L’unica cosa è che quando ero al City volevamo comprare Cavani che prima giocò proprio qui".

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Il commiato di Zamparini

"Non so se dire se questo sia un giorno triste o felice - ammette l'imprenditore friulano -. Probabilmente entrambi. Ho avuto la fortuna di trovare chi continuerà il mio lavoro. Tante volte mi avete accusato di non voler vendere, sono cinque anni che penso di lasciare, ma ho sempre trovato delle persone che non volevano il bene del Palermo, ma il male. Persone che si erano avvicinate, come ad esempio gli arabi, circuiti da un truffatore che voleva ingannare anche me oltre a loro. Oggi non è più così, Palermo è una città fantastica, ma ricordo gli 8mila tifosi in Europa con lo Schalke. Mi ritengo un imprenditore capace e onesto, probabilmente fossi rimasto qui in città a tempo pieno le cose sarebbero andate diversamente. Forse ho sbagliato dirigenti, ma non allenatori, questa è la mia unica colpa".

Poi il riferimento alle ultime vicende giudiziarie. "Lascio una società sana - afferma Zamparini - ma sono stato dipinto per quello che non sono. Viviamo in un mondo di pochi valori purtroppo, internet mi descrive come una persona che ha riciclato, falsato bilanci e tante altre cose. Ma la verità non è quella che trovate su internet. Zamparini non è quello che viene descritto sui giornali. L’altro giorno ho detto a mio figlio che tutti commettiamo degli errori, ma che essi devono comunque essere un grande insegnamento nella vita. Voglio bene a questa città e a questi tifosi, mi viene un nodo in gola guardando anche i giornalisti presenti in conferenza o pensando a tutta la gente che fino a oggi mi ha fermato per abbracciarmi e ringraziarmi per tutto quello che ho fatto".

Infine un'esortazione. "La nuova proprietà va aiutata - conclude Zamparini - e non indagata o giudicata. La proprietà mi ha chiesto di dargli una mano per i prossimi anni: non a Palermo, ma in una società di Londra. Ho perso, anzi, regalato al Palermo 90 milioni di patrimonio della mia famiglia, ricavando dopo tantissimi anni soltanto 10 euro".

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