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La maglia non fa il Monachello: "Finalmente a casa, il Palermo un sogno che si realizza"

L'attaccante palmese ha fatto il giro del mondo (tra le squadre dove ha giocato anche Olympiakos Nicosia e Metalurh Donetsk) prima di ritornare nella sua terra. "Sono partito bambino e torno uomo. Sputerò sangue per la maglia rosanero, abbiamo grandi giocatori e dobbiamo tornare in A"

Il “giramondo” torna nella sua Sicilia. “Finalmente sono a casa. Spero che i tifosi possano essere fieri di me”. Dalla fuga di cervelli alla fuga di talenti: Gaetano Monachello, nato a Palma di Montechiaro (in provincia di Agrigento), dopo più di dieci anni lontano dalla sua amata Isola è finalmente riuscito a vestire la maglia rosanero e a 23 anni giocarsi una chance molto importante della propria carriera.

Monachello, 23 anni, è cresciuto calcisticamente nell’Inter, per poi andare in prestito al Parma. Il centravanti ha girato il mondo, trovando spazio anche nel Principato di Monaco. La sua prima esperienza, però, nel Metalurh Donetsk. Nel 2013 passa all’Olympiakos Nicosia, dove in 14 presenze ha segnato 7 reti.  “Sono molto emozionato di essere tornato a casa dopo così tanto tempo - ha detto l'attaccante in conferenza stampa - e sono molto felice di essere vicino al mio paese natale e posso finalmente dire di essere partito bambino e tornato uomo. Quando mi ha chiamato il Palermo non ho pensato a nient’altro che a  volermi rimettere in gioco il prima possibile".

Ad accorgersi di lui il Monaco che nel 2013 lo acquista per poi girarlo al Cercle Brugge (Belgio). Monachello nel 2014 sceglie il Lanciano, in serie B segna 8 gol in 35 presenze. Nel 2015 si trasferisce all’Atalanta, firmando un accordo triennale. Il 13 settembre, Monachello esordisce in serie A. Il suo primo gol lo realizza contro l’Udinese in Coppa Italia, la sua esperienza nella massima serie si chiude con soltanto 9 presenza in campionato. "Il reparto offensivo è ottimo - afferma Monachello - e possiamo contare su  ottimi giocatori come Nestorovksi, La Gumina e Trajkovski. Con Nino ci siamo confrontati e abbiamo parlato. La nostra è una concorrenza leale, il nostro obiettivo comune non può che essere quello di  far bene con il Palermo. Mi allenerò cercando di dare tutto me stesso per giocarmi al meglio questa grandissima opportunità".

Dopo l'esperienza in Friuli viene ceduto in prestito al Bari, in serie B. Monachello inizia bene, ma poi viene fermato da un infortunio. Nel 2017 l’Atalanta chiude il prestito con il Bari e lo gira alla Ternana, sempre in serie B. Il 31 agosto si trasferisce a Palermo, in prestito con la formula del diritto di riscatto a favore dei rosanero. Monachello arriva a Palermo con un bagaglio personale di 26 reti in 108 partite in tutte le sue esperienze in Italia e all’estero. Prima punta centrale mancina, ben  dotato fisicamente e tecnicamente, tanto da attirare su di sé l’attenzione della Nazionale under 17, under 20 e under 21. Per il Palermo, Gaetano Monachello, non può che essere un ottimo acquisto per il presente, ma soprattutto per il futuro. “La mia esperienza all’estero mi ha dato tanto sia dal punto di vista umano che calcistico - spiega - e ho imparato tanto. Sono stato comprato dal Monaco perché inizialmente voleva creare una squadra media, ma poi ha virato su gente come Falcao. Fortunatamente dopo sono tornato in Italia e ho praticamente fatto una gavetta al contrario, ma a 19 anni non era facile. Ero partito molto bene a Lanciano – racconta Monachello, che ha scelto il numero 27 - poi a Bergamo ho giocato meno e quindi ho avuto meno possibilità di mettermi in mostra. A Bari ho avuto una grande chance ma poi ho perso un anno a causa di un brutto infortunio e ora, invece, sono in forma e voglio dare il mio contributo per aiutare il Palermo a raggiungere i suoi obiettivi“.

Non soltanto obiettivi di gruppo per Monachello, ma anche personali. L’attaccante è arrivato in Sicilia in prestito con diritto di riscatto a favore dei rosanero, ma la permanenza al Palermo è tutt’altro che scontata. L’Atalanta, infatti, ha voluto inserire nell’operazione un’opzione di contro riscatto in favore del club bergamasco. A testimonianza della fiducia che gli addetti ai lavori hanno sull'attaccante. "Ho insistito – confessa - nel volere inserita la formula del diritto di riscatto perché sarei felice di restare qui a Palermo avendo così la possibilità di giocare in una grande piazza. Spero di poter essere confermato e farò di tutto perché ciò avvenga. Doppia cifra? Se dovesse servire a qualcosa firmerei con il sangue, ma ciò che più mi importa è aiutare la squadra a riportare il Palermo dove merita. Noi metteremo in campo tutte le nostre forze e sputeremo sangue, voglio che i tifosi siano orgogliosi di me. In caso di contro-riscatto da parte dell’Atalanta – conclude – almeno sarei felice di aver fatto guadagnare dei soldi al Palermo”.  
 

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