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Aspettando Rispoli: Stellone riparte dalla difesa a 4, il rebus è Falletti

Ecco cambia il Palermo dopo l'esonero di Tedino: con il tecnico romano sarà possibile vedere in avanti la coppia Nestorovski-Puscas

Tedino, dalle stelle a… Stellone. Incredibile come in soli tre giorni si possa capovolgere il mondo. Dalla goleada con il Perugia alla disfatta di Brescia. Le "buone sensazioni" dell’ormai ex tecnico rosanero sono naufragate al Rigamonti. C'è Stellone, che questa volta avrà un’intera stagione davanti a sé e inoltre, dalla sua, avrà anche dieci lunghissimi  giorni  per preparare il prossimo impegno con il Crotone oltre che per modellare la squadra a suo piacimento. Pronto un cambio di modulo, ma soprattutto di mentalità. Un tecnico che ama variare, ma soprattutto che ama pensare e decidere con la propria testa. Zamparini è avvisato.

Rivoluzione in difesa

A differenza di quanto visto lo scorso anno, quando la squadra di Tedino giocava assiduamente con il 3-5-1-1 questo Palermo potrebbe mantenere uno schieramento simile a quello visto in queste prime giornate, ma non in difesa. Da un assetto a tre infatti si passerà quasi certamente a quello a quattro, con Salvi e Mazzotta pronti a indietreggiare di qualche metro, aspettando chiaramente il miglior Rispoli. I moduli che il tecnico romano predilige fin dalle sue prime esperienze in panchina e a cui difficilmente rinuncerà sono il 4-4-2 e il 4-3-3 con la variante 4-3-1-2, un abito che lui stesso definisce come “il migliore in assoluto, sia per la fase difensiva che per quella offensiva, e inoltre può interdire tutti gli altri moduli”. Non appena sbarcato a Palermo lo scorso aprile, quella della difesa a quattro fu una delle prime premesse fatte da Stellone in sala stampa. Un marchio di fabbrica, una filosofia, che all’occasione può anche variare ma a partita in corso e non dall’inizio. Non sarà semplice però lasciare ogni settimana in panchina qualcuno fra Rajkovic, Struna, Bellusci, Pirrello e Szymisnki.

 Copia di Formazione Palermo stellone.001-2

Continuità a centrocampo

In mezzo al campo invece potrebbe restare tutto invariato. Sia per le idee di Stellone che per le poche alternative a disposizione: Jajalo, Haas, Murawski, Fiordilino e Chochev (ancora alle prese con l’infortunio). Lo schieramento tipo dovrebbe essere quello a tre ma non è detto che a guardare i compagni dalla panchina sarà Fiordilino. Perché nella prima esperienza di Stellone il giocatore palermitano era riuscito a ritagliarsi uno spazio importante in quella porzione di campo, tanto da guadagnarsi una maglia da titolare a Venezia nella semifinale playoff. Stellone però stravede anche per Chochev, non appena recuperato il giocatore bulgaro sarà certamente una pedina indispensabile per questo Palermo. Lo stesso vale per Jajalo, un giocatore che è stato sinonimo di sicurezza sia per Tedino che per Stellone. E a questo punto restano Haas e Murawski, più probabile dunque che a rotazione giocheranno un po’ tutti. D’altronde, creare consenso all’interno dello spogliatoio non è mai stato un problema per il tecnico. 

Copia di Formazione Palermo stellone.002-2

Puscas-Nestorovski, insieme si può

Capitolo attacco: per un ex centravanti come Stellone ci sarà sicuramente da divertirsi con Nestorovski, Puscas, Trajkovski, Moreo, Embalo e Lo Faso a disposizione. L’idea di base del tecnico è quella di un tridente, ma non è per nulla da escludere invece uno schieramento a due punte con l’immancabile trequartista alle spalle dei due attaccanti (o viceversa). Un modulo già visto a Salerno e con il Venezia nelle due semifinali playoff, che da queste parti però ha lasciato anche qualche perplessità. Perché se La Gumina e Nestorovski non sembravano poter entrare in simbiosi, per caratteristiche invece l’attaccante romeno potrebbe essere il compagno di reparto ideale per Nesto-gol. Più doppia punta che attacco a tre dunque, anche e soprattutto perché potrebbe essere un rischio spostare Trajkovski di posizione proprio nel momento migliore della carriera. Da capire invece come - e dove - potrebbe essere schierato Falletti, un giocatore su cui Tedino puntava tantissimo. Si potrebbe tentare un esperimento già visto nella passata stagione con Coronado, quando Stellone decise di schierare l’italo-brasiliano esterno alto di centrocampo.

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