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Mistero british, depositato il bilancio: "Il Palermo è ancora di Zamparini"

Una situazione finanziaria tutt’altro che stabile, "con evidenti difficoltà per far fronte alle obbligazioni in essere a partire dal mese di gennaio 2019". E' quello che emerge dalle carte. La comitiva inglese lancia un messaggio enigmatico: "Torniamo in settimana"

Il Palermo in mano agli inglesi. Gli inglesi nelle mani dell’imprenditore friulano. Le carte non mentono: il club rosanero (ad oggi) ha ancora lo stesso patron: parla italiano e il suo nome è Maurizio Zamparini. Ma non è tutto, perché la società di revisione Baker Tilly Revisa è sicura: “Il club vive una situazione finanziaria pesante, con evidenti difficoltà per far fronte alle obbligazioni in essere a partire dal mese di gennaio 2019”.

Nel bilancio depositato meno di 24 ore fa dal club rosanero, dopo l’approvazione da parte dell’assemblea dei soci dello scorso 10 novembre – fa sapere il quotidiano La Repubblica - si evince non soltanto una perdita di circa 5 milioni, (ridotta poi con i costi di gestione a poco meno di 4) ma anche quanto fosse indispensabile per Zamparini l’imminente cessione della società. Perché a questo punto viene lecito chiedersi se non sia proprio attraverso la vendita del Palermo Calcio che l’imprenditore friulano sperava – e spera tutt’ora -  di poter ricavare eventuali plusvalenze che possano in qualche modo “risanare” l’equilibrio economico e finanziario del club rosanero. Potrebbe leggersi anche in quest’ottica la disperata e sfrenata ricerca di Zamparini di nuovi investitori con annessi annunci anomali e conferenze frettolose e poco rassicuranti.

Una telenovela che (come spesso accaduto da queste parti) continua a tingersi sempre più di giallo: anche perché, per ciò che riguarda gli atti depositati alla Camera di Commercio per il passaggio delle quote del club di viale del Fante da Zamparini alla nuova proprietà britannica, la comunicazione presentata al Registro Imprese risulta tutt’ora “sospesa” per assenza di dati anagrafici dei nuovi proprietari e amministratori, senza i quali la pratica dovrà essere – per forza di cose - inviata nuovamente.

Così, sempre secondo quanto emerso dalle carte, l’assetto societario del Palermo al momento sarebbe identico a quello fotografato negli ultimi anni. Perché è proprio Maurizio Zamparini a detenere ancora 13.486.500 azioni del club, mentre alla Gasda (una vera e propria cassaforte della famiglia Zamparini) spetta ancora una quota minoritaria pari a 13.500. E Mr. Richardson? Neanche l’ombra per il momento. Dati a dir poco significativi che, se confermati, non farebbero altro che smentire sia lo stesso Zamparini che tutta questa vicenda. Come ad esempio l’annuncio dell’avvenuta cessione del 100% delle quote del club. Gli stessi revisori d’altronde non hanno alcun dubbio: Zamparini aveva necessità di vendere il club.

“Riteniamo – si legge nel documento - che siano indispensabili nel breve periodo nuovi interventi di sostegno da parte dell’attuale azionista di riferimento o di eventuali nuovi soci o un anticipo del credito verso Alyssa rispetto alla scadenza concordate”. Una situazione finanziaria tutt’altro che stabile, "con evidenti difficoltà per far fronte alle obbligazioni in essere a partire dal mese di gennaio 2019".

E intanto la comitiva britannica attraverso un account Instagram ha lanciato l’ennesimo messaggio enigmatico tutto da decifrare rivolto alla piazza. “Il nostro team torna a Palermo questa settimana” scrivono gli inglesi sotto una foto che raffigura il prossimo impegno degli uomini di Stellone al Renzo Barbera. A chi si riferiscono Richardson e compagnia bella? Al ritorno della squadra a Palermo per il match con il Livorno o alla seconda gita in Sicilia della nuova proprietà?

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