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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Tra Palermo e City Group è fatta, B o C non cambia nulla: la prossima settimana il closing

Nei giorni scorsi è stato firmato il preliminare di vendita per il passaggio della società rosanero agli sceicchi, proprietari o azionisti di dieci squadre in giro per il mondo, su tutte il Manchester City. La promozione farebbe salire il prezzo di 2 milioni, resta il nodo sul ruolo di Mirri: socio di minoranza o presidente onorario?

Un nuovo sindaco, una nuova categoria e una nuova proprietà. Quella prossima potrebbe essere una settimana campale per Palermo. Ma se per le prime due c'è l'incertezza ballottaggio e risultato della partita col Padova, per la terza è tutto fatto: Palermo in B o Palermo in C non cambierà nulla. Secondo quanto appreso da PalermoToday l’accordo per la cessione del club rosanero al City Football Group - che fa capo allo sceicco Mansour - c'è già. E l’annuncio è imminente, forse addirittura lunedì. Nei giorni scorsi sarebbe stato già firmato il preliminare di vendita per il passaggio della società di viale del Fante agli sceicchi, proprietari o azionisti di dieci squadre in giro per il mondo, su tutte il Manchester City.

I dettagli sono ancora top secret. Perché nel contratto ci sono delle clausole di riservatezza con penali economiche importanti. Ecco perché dalla società rosanero non trapela nulla. Ma secondo qualche rumors se il Palermo restasse in C la cifra di vendita sarebbe di otto milioni di euro. Mentre in caso di promozione si salirebbe a dieci. Ecco perché al momento l’attenzione è tutta riposta nella finale di ritorno col Padova: la vittoria dell'andata per 1-0 timbrata Floriano è un buon vantaggio, ma i veneti guidati da Oddo venderanno cara la pelle prima di arrendersi davanti a un Barbera con 35 mila spettatori. 

L'altro nodo da sciogliere è il ruolo di Dario Mirri. Non è chiaro se l'attuale proprietario e presidente resterà nella società tenendosi una quota di minoranza (che potrebbe oscillare dal 10 al 20%) oppure cederà l'intero pacchetto azionario restando come presidente onorario con una concessione per la pubblicità all'interno dello stadio per i prossimi 5 anni. 

Troppo presto invece per parlare di mercato. Di sicuro invece c'è che gli sceicchi vogliono dare un'accelerata importante sulla costruzione del centro sportivo di Torretta. A sette mesi dall'annuncio dell'avvio imminente dei lavori tutto è ancora fermo. A febbraio Mirri aveva garantito che si attendeva il sì del Credito sportivo annunciando un incontro decisivo con il presidente dell'istituto Andrea Abodi. Ma da allora tutto tace. Facile pensare che la voglia di dare il via ai lavori con una trattativa per la cessione in corso non era molta. 

Sull'ipotesi di un'area per costruire un nuovo stadio, che gli sceicchi potrebbero chiedere di fare, la reazione dei candidati a sindaco è stata piuttosto tiepida. Durante il confronto organizzato da PalermoToday infatti è opinione generele che sarebbe meglio puntare sulla ristrutturazione del Barbera. Un po' perché "gli stadi sono un po' come le chiese - ha detto il candidato del centrosinistra Franco Miceli - e i tifosi al pari dei fedeli sono restii a cambiare", un po' perché trovare un'area disponibile non è cosa semplice. In controtendenza Ciro Lomonte: "Gli anelli dello stadio Barbera costruiti nel '90, dopo i Mondiali dovevano essere demoliti. Non è stato mai fatto. Per me - ha sottolineato - vanno abbattuti e lo stadio ricostruito, magari interrato, con parcheggi e servizi, mantenendo solo la facciata".

Insomma sono ancora parecchie le carte da mostrare. Ciò che è certo è che archiviata la stagione sportiva - qualsiasi sarà il risultato del Barbera di domenica sera - nelle ore successive il closing dovrebbe essere ufficializzato. Forse addirittura già lunedì, al massimo quasi certamente entro la prossima settimana. Comunque vada giugno 2022 sarà l'inizio di una nuova era per Palermo e per il Palermo. 


 

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