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Palermo: rallenta la trattativa con Preziosi, e Follieri torna alla carica

Il presidente del Genoa vorrebbe riuscire a vendere il club ligure. Così l'imprenditore palermitano sarebbe pronto ad ascoltare l'italo americano. Intanto emerge un retroscena: la richiesta per il prolungamento del diritto di prelazione risalirebbe a più di una settimana fa

La trattativa per la cessione del Palermo torna in fase di stallo. Ieri i contatti con Preziosi hanno subito un rallentamento. Ma l'imprenditore Dario Mirri, di ritorno dalla missione a Milano, però non intende assolutamente alzare bandiera bianca, l’attesa si protrarrà fino all’ultimo istante. E cioè fino alla scadenza del diritto di prelazione prevista per il 13 marzo. Precisazione: la famosa richiesta di proroga inviata da Mirri al Palermo che tanto ha fatto scalpore non risalirebbe alle ultime ore, ma al giorno in cui l’imprenditore palermitano ha ricevuto (in ritardo) gran parte della documentazione richiesta il 17 febbraio. E intanto Follieri torna nuovamente alla carica: riallacciati i rapporti con Mirri.

Si era quasi arrivati a un punto di svolta (o almeno così sembrava) e invece l’unica certezza maturata a Milano - più che una sensazione -  è che se mai qualcosa dovesse sbloccarsi sarà solo e soltanto a ridosso del gong finale. Tante, troppe chiacchiere da parte di chi finora si è sempre mostrato interessato a trattare con Mirri per salvare il Palermo. Pare infatti che Preziosi stia meditando di cedere il Genoa prima ancora di intraprendere una nuova avventura, così il consorzio che si stava cercando di modellare attorno al patron del club ligure potrebbe anche svanire nel nulla.

Mirri, che non intende affatto gettare la spugna, nei prossimi giorni proverà comunque a fare il possibile per tirar fuori dal cilindro il principe rosanero. Perché a questo punto soltanto un mago potrebbe riuscire a sgarbugliare questa matassa. Il tempo d’altronde sembra essere proprio tiranno. Sia per Mirri che per il club rosanero. Anche e soprattutto per questo l'imprenditore palermitano proverà nelle prossime ore a riascoltare anche Raffaello Follieri. L’imprenditore pugliese in giornata potrebbe fornire alcune garanzie necessarie a Mirri per potersi quantomeno sedersi a parlare.

E da viale del Fante intanto inspiegabilmente lasciano intendere di poter – o a questo punto voler - fare a meno del supporto di Dario Mirri. Un’ulteriore conferma del fatto che Foschi forse preferisca davvero farsi carico personalmente di questa patata bollente. Con annessi rischi e pericoli naturalmente. E a questo punto diventa davvero difficile supporre che Mirri decida di immettere altro denaro per far fronte ai pagamenti di marzo. L’email inviata dal direttore generale della Damir dove si chiedeva un prolungamento del diritto di prelazione risalirebbe a più di una settimana fa e non alle ultime ore. Per esattezza al giorno in cui Mirri e Sagramola riescono finalmente a entrare in possesso di una prima parte della documentazione richiesta dall’imprenditore palermitano per poter intraprendere un qualsiasi tipo di trattativa.

Documenti arrivati con ben quattro giorni di ritardo da quel famoso contratto stipulato nella tarda serata del 17 febbraio per scongiurare l’incombenza stipendi. Foschi, o chi per lui, però non avrebbe mai avuto alcuna intenzione di concedere qualche giorno di proroga a Mirri, nonostante sia sempre stato consapevole del fatto che il posticipare la consegna dei documenti abbia in qualche modo tolto del tempo prezioso a Mirri e a tutto il suo team.  
 

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