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Clamoroso al Cibali, Ilicic all’ultimo respiro salva il Palermo

Lo sloveno tiene in piedi i rosa dopo il vantaggio catanese, firmato Barrientos. Il pareggio è arrivato quando la partita sembrava finita, e la vittoria esterna del Chievo a Siena, riapre completamente i giochi

La spia della speranza l’accende ancora lui. Josip Ilicic, l’uomo della Provvidenza, è il salvavita del Palermo. Quando gli uomini di Sannino stavano per attraversare la soglia della doccia, lo sloveno ha rianimato i compagni, mentre il Massimino, gonfio di orgoglio, suonava il funerale rosa. Aveva già avuto la palla del vantaggio un’ora prima, ma ha deciso di graffiare all’ultimo respiro: Ilicic, al quarto sigillo consecutivo, ha scelto la platea più “pesante” per lanciare un segnale alle avversarie salvezza. Il Palermo non è morto, e chissà se questo gol, realizzato a tempo ormai scaduto, non sia un segno del destino.

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La fotografia migliore della stagione del Palermo l’aveva offerta la seconda metà della ripresa. Segna Barrientos, il Palermo va sotto di un gol, e invece di reagire rabbiosamente si affloscia sulle fortune del Catania. Che gigioneggia, davanti ai suoi tifosi, impazienti di tornare a casa per guardare la classifica più bella di sempre. Impotente spettatore, il Palermo è capitolato per un episodio sfortunato, dopo un’onesta ora di gioco. Ma quando sembrava essere incapace di ribellarsi alle avversità, anche nel derby della vita, è arrivato il guizzo di Ilicic. Partita praticamente finita, Mazzoleni fa battere l’ultima punizione a metà campo. Sorrentino scodella la palla della speranza, Hernandez anticipa Bellusci e al buio mette in mezzo. Ilicic questa volta non sbaglia ed esalta i 200 tifosi rosa, ebbri di gioia. Ma forse il gol più importante di questo derby bagnato, nel cuore della primavera, lo segna in chiusura di primo tempo il Chievo.

Catania-Palermo 1-1, il film della partita - @Tm news-infophoto

Spuntato, pigro, indolente. Il Palermo resta attaccato al tubo dell’ossigeno in fondo a una partita piatta, anonima, in cui a dettare il gioco è stato sempre il Catania, spavaldo sin dall’inizio: Gomez e Barrientos aggrediscono le fasce, azionati dai cervelli rossazzurri in mezzo al campo. Lodi orchestra, spalleggiato da Izco e Almiron. Partita nervosa: già due gialli dopo 13 minuti. Il Palermo è attendista, fa sfogare il Catania nei primi minuti, si chiude e riparte. Su un rilancio di 70 metri di Morganella, Ilicic spreca a tu per tu con Andujar, coraggioso nell’uscita bassa. Risposta degli etnei con Izco, che offre ad Almiron la palla del vantaggio. L’ex Bari manda alto da due metri. Ma i pericoli, per il Palermo, arrivano dai calci piazzati. Lodi, che sembra avere un conto aperto coi rosa, spaventa Sorrentino più volte. I Sannino boys sono sornioni, e chiudono il primo tempo in crescendo. Kurtic, Ilicic e Boselli ci provano, ma non incidono.

Lo spartito non cambia nella ripresa. Sannino chiama fuori l’inesistente Boselli per Dybala. Ma ci vuole tutta la reattività di Sorrentino per evitare il vantaggio del Catania. Il portiere si allunga su un tiro da fuori di Castro e con le unghie graffia il pallone, quel tanto che basta per deviare in angolo. Sono le prove generali del gol. Poco dopo Gomez slalomeggia a destra, la palla finisce sui piedi di Barrientos che trova una carambola lenta e fortunata, che si spegne sul palo più lontano. Sorrentino battuto, equilibrio spezzato. Dopo lo schiaffo il Palermo non reagisce. Confuso, spaesato, impaurito. Catania festeggia, Palermo piange. Fino al guizzo finale che cancella l’onta dell’ennesima sconfitta-derby e gonfia le speranze salvezza.

TABELLINO
CATANIA-PALERMO 1-1
MARCATORI
: Barrientos 23’ st, Ilicic 49' st.
PALERMO. Sorrentino; Munoz (28’ st Rios), Von Bergen, Aronica; Morganella, Barreto, Donati, Kurtic (33’ st Hernandez), Dossena; Ilicic, Boselli (11’ st Dybala) (Benussi, Brichetto, Nelson, Garcia, Anselmo, Viola, Faurlin, Formica, Fabbrini, Hernandez)

CATANIA. Andujar, Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco (45’ pt Biagianti), Lodi, Almiron (12’ st Castro); Barrientos, Bergessio, Gomez (Frison, Messina, Potenza, Rolin, Capuano, Salifu, Keko, Cani, Doukara)
AMMONITI: Donati, Dossena, Munoz, Spolli, Bellusci
ESPULSI: Andujar

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