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Martedì, 19 Marzo 2024
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Caso Palermo, out Santoro: nel nuovo collegio due giudici di Salerno

Dopo alcuni articoli l'ormai ex presidente del collegio ha fatto un passo indietro. L'udienza è slittata di una settimana proprio per la sua astensione, dovuta all'indagine per corruzione che lo vede coinvolto. Malagò: "Giusto rispettare le sentenze, dispiaciuto per Palermo"

Dopo lo slittamento dell’udienza la Corte federale d'appello ha annunciato una nuova composizione del collegio giudicante: out Sergio Santoro, adesso tra i membri figurano due profili – guarda un po’ - nati proprio a Salerno: Luigi Caso e Paolo Cirillo. Una decisione che potrebbe anche far storcere il naso al Palermo, già contrariato per questo rinvio considerato clamoroso. “Tutto questo – si legge in un comunicato diramato sul sito ufficiale – aggrava ulteriormente la posizione della società”. Anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò prende una posizione: “Giusto rispettare le sentenze sportive, ma sono dispiaciuto per quello che sta accadendo a una piazza storica come Palermo”. 

Non sembrano placarsi le polemiche – o quantomeno le anomalie - relative al caso Palermo. Dopo che nella giornata di ieri il presidente del Collegio giudicante, Sergio Santoro ha deciso di rinviare l’udienza per via delle ultime notizie circolate sui mezzi di stampa, la Corte federale d’Appello ha prontamente fatto sapere di aver sciolto il Collegio giudicante, ridisegnando dunque tutto l’assetto. Santoro si sarebbe presentato in aula davanti al pool di avvocati del club rosanero con una copia di un articolo di giornale nel quale si prendeva in esame un’inchiesta della Procura della Repubblica di Roma dello scorso inverno.

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Santoro è stato coinvolto in una maxi indagine su un possibile sistema di compravendite di sentenze al Consiglio di Stato. “Preferisco astenermi”, avrebbe detto il giudice. Così, mercoledì prossimo alle ore 16.30, la parola passerà anche e soprattutto al dottor Luigi Caso e al professore Paolo Cirillo, rispettivamente nati a Salerno e a Perito (un piccolo comune in provincia di Salerno). Saranno due profili campani dunque a emettere l’ultimo verdetto su questo triste capitolo. Con la Salernitana che in tutto questo trambusto resta per ovvi motivi spettatrice interessata, visto che il club di proprietà di Claudio Lotito avrebbe dovuto disputare i playout con il Venezia per contendersi un posto in Serie B.

Sul caso Palermo si è espresso anche il numero uno dello sport Italiano, Giovanni Malagò. “Le sentenze della giustizia sportiva - dice il presidente del Coni al Giornale di Sicilia - vanno rispettate. Dispiace – continua – che una città come Palermo si ritrovi dalla mattina alla sera senza il suo percorso sportivo e senza il diritto di poter giocare in una categoria. Ancor di più se si parla di una piazza storica dello sport italiano e del calcio in particolare come quella rosanero. Nell’ultimo Consiglio nazionale abbiamo deliberato nuove norme che entreranno in vigore dalla prossima stagione. Quello che più mi auguro - conclude - è che questa non sia un’estate colma di ricorsi. Quando scattano queste dinamiche, per l’opinione pubblica c’è sempre un vinto o un vincitore, io invece penso che le sentenze vadano rispettate“.

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