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Carpi-Palermo, probabili formazioni: tornano i polacchi e la difesa a tre

Dopo il capitombolo col Novara Tedino è orientato a schierare Szyminski accanto a Cionek e Struna. Posavec dovrebbe riprendersi il suo posto tra i pali, mentre a centrocampo riecco Murawski. Il tecnico risponde alle critiche: "Nessuno mi dice che formazione schierare, decido solo io"

“Non è forte chi non cade ma chi cadendo ha la forza di rialzarsi” diceva Jim Morrison. Se finora Tedino è stato “graziato” e incoraggiato da un inizio di campionato senza scivoloni eclatanti, dopo il match di sabato pomeriggio le cose sono sicuramente destinate a cambiare. Per la prima volta da quando è arrivato a Palermo l’ex Pordenone dovrà preparare il prossimo impegno di campionato – domani alle 20.30 contro il Carpi – con qualche pressione in più, come se fosse una partita da dentro fuori: per il Palermo infatti, dopo essere caduto per la prima volta in campionato, sarà estremamente importante rialzarsi il prima possibile per non perdere di vista quella vetta in classifica agguantata più volte ma mai goduta pienamente. Che la ferita inflitta dal Novara sabato pomeriggio bruci ancora lo si capisce dalle parole del tecnico rosanero.

“Dopo quanto accaduto con il Novara – ha detto Tedino in conferenza stampa – ci tengo a precisare una cosa: nessuno è mai venuto a dirmi che tipo di formazione schierare. Se sabato abbiamo fatto una partita insufficiente la colpa è solo e soltanto mia. Ho semplicemente fatto delle scelte in base a quello che ho potuto vedere in settimana. Ho dato spazio anche a chi non ha avuto l’opportunità di giocare a Frosinone oltre che a dare linfa a dei ragazzi affaticati come Murawski e Dawidowicz. Dobbiamo avere l’intelligenza di valutare nel minimo dettagli la forma atletica dei nostri ragazzi. Nessuna persona si è mai permessa di dirmi chi schierare in campo. In settimana ho visto la squadra lavorare davvero bene. Una delle più ricche da quando sono arrivato a Palermo. Ero sicuro di fare una grandissima partita e invece così non è stato”.

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La sconfitta di sabato ha comunque dato qualche indicazione al tecnico rosanero: questo Palermo è umano, non è perfetto e dovrà fare i conti per il resto della stagione con dei limiti emersi in pieno contro il Novara. Il caso vuole che il Palermo sarà chiamato a riscattarsi in un campo e contro una squadra che negli ultimi quattro incontri contro il club rosanero non è mai uscita sconfitta riuscendo a segnare sempre almeno un gol. Nelle ultime due partite giocate in b fra queste due squadre inoltre il Carpi ha sempre vinto rivelandosi così una vera e propria bestia nera del club di viale del Fante. “Domani – confessa il tecnico rosanero – sarà una partita estremamente complicata per noi. Dovremo essere bravi nelle chiusure preventive perché i giocatori del Carpi sono molto bravi a cercare i loro attaccanti con palloni alti pronti a scavalcare le difese avversarie. Inoltre hanno tanta forza fisica e qualità in mezzo al campo ed è chiaro che  per noi sarà una partita davvero complicata”.

Vincere con il Carpi per riscattare i fischi di sabato pomeriggio. Dalle stelle alla stalle verrebbe da dire con un calo fisico e mentale non indifferente. Per riaccendere la luce del suo Palermo Tedino potrebbe nuovamente cambiare qualcosa in mezzo al campo, ma guai a parlare di turn over: “Non mi piace questa parola. Siamo un gruppo coeso e compatto e non esistono prime o seconde linee. E’ chiaro che giocare due partite in tre giorni non è affatto semplice e che quindi dovrò fare determinati tipi di scelte. I fischi che abbiamo sentito dopo la partita mi hanno dato molta energia. Adesso ho ancora più voglia di fare ricredere i tifosi rosanero. Attenzione però, c’è chi reagisce e la pensa come me e chi invece si butta giù e paga il malcontento dei tifosi. La squadra deve stare serena e deve pensare a giocare rimanendo unita e compatta. Se giochiamo da squadra – conclude -  domani possiamo anche vincere”.

Qui Palermo

Contro il Carpi Tedino potrebbe ancora una volta cambiare abito alla sua squadra. E' chiaro che una difesa a quattro il tecnico rosanero ha maggiori garanzie in difesa ma è altrettanto vero che in fase offensiva perde sicuramente qualcosa. Dopo le due sberle del Novara il Palermo è sicuramente chiamato a vincere motivo per cui l’ex Pordenone alla fine potrebbe optare per un 3-4-1-2 simile a quello visto a Frosinone. In porta, dopo due giornate di assenza, tornerà il giovane Posavec pienamente recuperato dall’infortunio. Insieme al portiere croato dovrebbe rientrare anche Szyminski con al fianco Cionek e Struna. Maglia da titolare anche per chi contro il Novara ha fatto maggiormente sentire la propria mancanza: Murawski. Il biondino polacco potrebbe giocare in coppia con il suo connazionale Dawidowicz in ballottaggio per un posto dal primo minuto con il francese Gnahorè. In avanti, invece, Trajkovski quasi sicuramente tornerà a sedersi in panchina per lasciare spazio al trio composto da Coronado, Embalo e Nestorovski.

Qui Carpi

Il tecnico del Carpi, Antonio  Calabro potrà contare per il match di domani su uno dei suoi giocatori maggiormente pericolosi: l’ex rosanero Mbakogu. A difendere i pali del Carpi, invece, ci sarà un’altra vecchia conoscenza del Palermo, Simone Colombi che in Sicilia ha collezionato soltanto due presenze.

Probabili Formazioni

Carpi (4-3-3): Colombi; Sabbione, Poli, Ligi, Anastasio; Bittante, Giorico, Verna; Pasciuti, Mbakogu, Belloni.
Palermo (3-4-1-2): Posavec; Cionek, Szyminski, Struna; Rispoli, Dawidowicz, Murawski, Morganella; Coronado; Embalo, Nestorovski. 
 

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