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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Gli acquisti "improvvisati" e i nuovi amici di Zamparini: così il Palermo rischia la B

Il mercato invernale porta Posavec, Nestorovski (prenotati dal club rosa) Arteaga, Balogh, Cionek, Cristante. Basterà per la salvezza? Intanto si affaccia Mijatovic: l'ex stella del Real Madrid potrebbe diventare vicepresidente

Ieri Anselmo, Nelson, Faurlín, Formica, Boselli, Fabbrini, Sperduti. Oggi Posavec, Nestorovski, Arteaga, Balogh, Cionek, Cristante. No, a Zamparini la lezione invernale di tre anni fa non è servita. Così il Palermo accarezza la paura con una squadra senza certezze, svuotata sempre più di punti e centrifugata dai cambi di allenatore. Quattro, fino a oggi, alla ventesima giornata, o cinque, se consideriamo anche Sorrentino - improvvisatosi tecnico contro il Verona - nell'ultima vittoria che tiene il Palermo a più 4 dalla zona B. Bastano questi numeri - forse - per raccontare la situazione attuale in viale del Fante. Dove la paura torna a bussare come tre anni fa. Ma se allora il Palermo naufragò con Miccoli, Ilicic, Brienza, Dybala, Barreto, Hernandez e Munoz, stavolta Zamparini ha deciso di moltiplicare l'azzardo. Perché restare in vita con la squadra di oggi sembra un'impresa alla Ambrogio Fogar.

Sparite le certezze (Iachini comunque lo era) la strana coppia Schelotto-Viviani dovrà guadagnarsi la permanenza in A con un manipolo di giovani poco abituati a certe battaglie. Attorno alla quercia Sorrentino c'è un gruppo senza esperienza, nel quale anche Gilardino fatica a trovare posto. E quello del bomber col violino è l'ennesimo caso di una stagione piena di perché. Gila era stato il Grande Escluso nell'ultima partita di Ballardini, con la Fiorentina (la sfida di Verona non fa testo). Strano che anche Viviani lo abbia messo da parte al suo esordio. Negli ultimi mesi sono stati sempre impiegati dall'inizio Trajkovski e Djurdjevic, anche in coppia come contro il Frosinone. Entrambi fanno parte della scuderia di Davor Curkovic, procuratore croato sempre più influente in casa Palermo.

Il Mino Raiola di viale del Fante è diventato il braccio destro di Zamparini: tra i suoi assistiti c'è anche Jajalo, uno dei semprepresenti nella stagione rosa. Che un agente possa dare dei consigli ad un presidente è roba nuova, del calcio di oggi, ma sembrerebbe l'ennesimo segnale nella confusione generale. Il Palermo ha un direttore sportivo da un anno, ma Gerolin (fu lui la stagione scorsa a portare Viviani a casa del presidente), è già stato declassato dal suo presidente. "Non farebbe del male a una mosca - ha spiegato Zampa -. In questi mesi mi ha dato una mano, ma non so se ho bisogno del direttore sportivo. Rimarrà a fare quello che sa fare. E' un bravo ragazzo, non ci saranno problemi...". Poche certezze, ruoli indecifrabili, confini sottili delineati da "amici" e ancora da definire con procuratori che si improvvisano dirigenti e giocatori che giocano a fare l'allenatore. Nel buio totale è arrivato il lampo Schelotto.

Il flash a Zamparini è arrivato dopo un incontro nella dimora friulana. Merito di Vlado Lemic, un agente Fifa amico del presidente, che durante una cena ha proposto lo sbarco del tecnico argentino, "mentre Ballardini si sentiva già un ex allenatore del Palermo" come ha raccontato Zampa. Lemic è in buoni rapporti col Chelsea, il futuro approdo di Schelotto secondo Zamparini, e col Psv, dove ha brillato la stella di Hiljemark. E - notizia di ora - nel nuovo "Palermic" irrompe anche Predrag Mijatovic, dato come futuro vicepresidente rosanero e amico (parola ricorrente) di Schelotto. In buoni rapporti con Lemic, l'ex stella del Real Madrid entra nello staff dirigenziale col ruolo di consulente (per ora) e già domani potrebbe firmare il contratto.

Un'altra sorpresa mentre la classifica inizia a lacrimare. Perché il "Palermo degli amici" che flirta con Trapattoni sta affondando e le vittorie stiracchiate (4 su 5) non sono bastate per garantire tranquillità. Il Carpi là dietro si è svegliato e nel giro di poche partite ha quasi annullato il gap enorme dal Palermo. E tra due settimane i rosa saranno di scena nella tana di Castori. Gennaio sta volando via e i nuovi acquisti non convincono. Per Arteaga e Cassini (preso in estate e mai visto in campo) si parla già di prestito all'Inter Zapresic (!) dove gioca Nestorovski, attaccante macedone (26 anni) prenotato per giugno dal Palermo.

E' vero, uno su mille ce la fa, e di colpo i tanti azzardi di Zampa potrebbero valere i rischi, come successo tante volte in passato. Ma a forza di scommettere col destino il Palermo rischia di scivolare ancora. Tutto questo mentre il rinnovo di Sorrentino è sempre un punto interrogativo ed è stato appena annunciato l'acquisto di Posavec, portiere di 19 anni, considerato un predestinato dal presidente. L'ennesima scommessa. Ma Palermo non è un centro Snai e Balogh, Cionek e Arteaga iniziano a somigliare sinistramente a Sperdutti, Nelson, Anselmo e Formica...

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