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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Della Rocca, ripartire dalla Roma L'agente: "Vuol rimanere a Palermo"

All'andata con i giallorossi l'ultima delle prime sette partite tutte giocate da titolare. Il procuratore: "Anno sfortunato, ma ora sta bene e aspetta una possibilità"

Con la Roma all'andata ha disputato l'ultima delle prime sette partite del campionato tutte da titolare. E contro i giallorossi domenica, Francesco Della Rocca vorrebbe riprendere quel cammino fatto di discrete prestazioni che dalla gara dell'Olimpico, a causa di infortuni e scelte tecniche, non è stato più lineare. Perché pur essendo in comproprietà con il Bologna, l'obiettivo del centrocampista è quello di convincere Zamparini a trattenerlo in rosanero. Un desiderio rivelato dal procuratore Francesco Romano. "Il mio assistito è tranquillo -  rivela - ha giocato poco perché è stato sfortunato, ma ora sta bene. Sono convinto che si giocherà come si deve le sue carte in questo finale di campionato. Il suo obiettivo è rimanere in una città e in un ambiente in cui si trova bene".

CHE IELLA. Un infortunio e poi una ricaduta hanno fatto perdere il posto da titolare al brindisino che con Devis Mangia in panchina ha disputato una prima parte di campionato da protagonista. In positivo in casa quando il Palermo ha battuto Inter, Cagliari e Siena. Un po' meno in trasferta. Il trend rosanero è rimasto più o meno questo, Della Rocca però è finito in secondo piano.

L'ARRIVO DI MUTTI E DONATI. L'ex Bologna ha giocato dal primo minuto nell'ultima partita con Mangia, a Catania. Poi al debutto di Mutti è finito in panchina a Novara, ma il tecnico bergamasco gli ha comunque concesso una chance schierandolo titolare nel primo match del 2012 al Barbera contro il Napoli nella gara poi persa per 3-1. Da lì in poi l'arrivo di Donati e una brutta influenza hanno fatto scendere nuovamente le quotazioni del ventiquatrenne arrivato dall'Emilia nell'ultimo giorno di mercato estivo. Della Rocca ha giocato soltanto 55 minuti nelle ultime 9 partite e sempre a risultato già deciso. Otto minuti nel 5-3 col Genoa, 14' nel 5-1 con la Lazio, 33' nella sconfitta di domenica contro il Milan. Il minutaggio però sta salendo e chissà che con l'infortunio di Silvestre e l'arretramento di Migliaccio, Mutti non si decida a concedere nuove possibilità al numero sette rosanero. Che dopo le prime sette giornate non è più stato lo stesso.
 

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