Mangia: "Ricomincio da Miccoli Non ho paura e penso all'Inter"
Presentato l'allenatore che sostituisce Pioli: "Soluzione ponte? Non la vivo come una zavorra, provo a riportare entusiasmo". Barreto, Della Rocca e Alvarez: "Un onore essere qui"
"Miccoli è il mio capitano. E da qui parto. E poi n'amu arruspigghiari u sangu, non si dice così svegliarsi a Palermo?". Chiamalo traghettatore, chiamalo allenatore "ponte", chiamalo come vuoi, Devis Mangia, 37 anni, tecnico fino a ieri della Primavera, catapultato su una delle panchine più calde della serie A si presenta senza mostrare timidezza.
Il patron Zamparini ha la testa a Rossi e a Ranieri, ma lui non teme nulla. "Non vivrò questa situazione come una zavorra. Penserò a lavorare sodo e a riportare entusiasmo. Ho la testa già all'Inter". Mangia suona la carica, insomma: "I giocatori che ho a disposizione sono i migliori che ho. Miccoli? E' il mio capitano, un punto di riferimento, non è assolutamente un caso per me". Mangia non ha chiesto consigli a Pioli. "Non è nelle mie abitudini, preferisco farmi un'idea mia senza condizionamenti, conosco solo un elemento della squadra che ho avuto nelle giovanili del Varese (Pisano, ndr), ma giocherà chi starà meglio". Proprio nella Primavera del Varese, il nuovo allenatore dei rosanero ha dato spettacolo giocando col classico 4-4-2. "Sì, è il mio modulo ideale - afferma Mangia - ma prima di capire come giocherò voglio tastare le caratteristiche di tutti i miei giocatori".