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Sabato, 20 Aprile 2024
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Calciomercato Palermo, Pastore al Paris Saint Germain

Il Flaco alla corte di Leonardo per una cifra vicina ai 43 milioni. La notizia è confermata dal presidente rosanero Maurizio Zamparini. L'accordo è stato raggiunto nella notte

Partita chiusa con il Paris Saint Germain. Javier Pastore già lunedì prossimo dovrebbe firmare un contratto quinquennale per un ingaggio di circa quattro milioni a stagione. L'accordo è stato raggiunto a mezzanotte e la notizia è stata confermata dallo stesso presidente Zamparini. La società parigina, degli azionisti di maggioranza della Qatar Sports Investments, così, si è assicurata un altro campioncino del Palermo dopo il portiere Salvatore Sirigu, giunto nella capitale francese l'altro ieri.  Circa un quarto dei 43 milioni finirà nelle tasche del procuratore del giocatore, Marcelo Simonian, che si era assicurato parte del cartellino.

Ma finita una telenovela se ne apre subito un’altra. Dove finiranno i soldi della cessione del talento argentino? Zamparini reinvestirà il ricavato sul mercato? I tifosi chiedono rinforzi a gran voce soprattutto dopo il debutto da brividi contro il Thun in Europa League. Prima di capire come potrebbero essere utilizzati i fondi occorre chiarire quanto guadagna il Palermo dall’operazione Pastore. Il Flaco fu acquistato due anni fa da Zamparini per sei milioni e mezzo. Il Paris Saint Germain del manager Leonardo verserà nelle casse di viale del Fante circa 43 milioni di euro. I conti sembrano semplici. Quarantatrè meno sei e mezzo uguale trentasei milioni e mezzo di euro, ma da questi vanno sottratti circa dodici milioni che il Palermo dovrà corrispondere al procuratore di Pastore, Marcelo Simonian, più le tasse. Insomma la plusvalenza, alla fine, si aggirerà attorno ai venti milioni.

Ecco sul banco ci sono questi fondi. Zamparini sostiene che serviranno a ripianare il buco nelle casse societarie, ma dall’altro lato c’è una tifoseria che perso un gioiello vorrebbe essere accontentata con un acquisto di peso. Proprio nel ruolo di Pastore, seppur con caratteristiche differenti, ci sono già Zahavi (discreta la sua prova con il Thun) e Ilicic (se smette di giocare a intermittenza è un ottimo centrocampista offensivo). In avanti Pinilla è un titolare non affidabilissimo per la sua fragilità fisica, Miccoli ed Hernandez scalpitano per avere un posto in squadra ma non sono prime punte, Gonzalez è un’incognita. E allora forse non sarebbe poi così malvagio provare a prendere un attaccante puro. Uno che per caratteristiche manca dai tempi di Amauri. Proprio del ritorno del brasiliano al Barbera si è parlato qualche settimana fa, ma le voci sono state spente sul nascere.
Poi c’è la difesa con annesso il portiere, dopo l’addio di Sirigu. Benussi col Thun ha confermato che più di una riserva non può essere. Pare che i rosa abbiano già convinto l’esperto Sorrentino, altro ex Chievo. E poi c’è in ballo ancora la trattativa per il difensore argentino del Catania, Matias Silvestre. Agli etnei è già stato ceduto l’esterno Lanzafame e l’affare per consegnare a Pioli un altro centrale di sicuro affidamento dovrebbe andare in porto.

Infine c’è il centrocampo. Migliaccio e Nocerino sono sì due ottimi mediani ma nessuno dei due sembra in grado di fare il regista. C’è Bacinovic, ma lo sloveno l’anno scorso dopo un inizio positivo si è afflosciato. Acquah ha fatto vedere belle cose sul finire della passata stagione, ma non gli si può consegnare il centrocampo per un anno intero. Insomma se il presidente ha intenzione di investire anche una sola parte dei soldi della cessione di Pastore deve assicurarsi un regista.

 

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