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Palermo, rivoluzione della difesa Il confronto tra vecchi e nuovi

Cassani alla Fiorentina. Prima le cessioni di Goian, Bovo, e Sirigu. Gli acquisti di Cetto, Silvestre, Aguirregaray, Pisano e la trattativa per Sorrentino. Cosa perdono e cosa guadagnano i rosanero

Via Goian, Bovo, Cassani e Sirigu. Dentro Cetto, Silvestre, Aguirregaray, Pisano e forse Sorrentino. La rivoluzione della difesa è compiuta. Dei titolari dell'anno scorso restano solo Munoz e Balzaretti, il resto è tutta roba nuova, da scoprire. I tifosi sono dubbiosi, ma c'è anche chi si mostra ottimista. Il presidente Maurizio Zamparini proprio oggi ha detto che "la difesa è a posto e la squadra può puntare al terzo posto". Andiamo ad analizzare uno per uno i cambi operati dai rosanero per provare a capire se il reparto arretrato è migliorato o meno rispetto all'anno scorso. Partiamo da un dato oggettivo: difficilmente si potrà far peggio delle 63 reti subite in campionato l'anno scorso. Ma la difesa va valutata anche in termini di apporto alla fase di costruzione della manovra.

Sirigu-Sorrentino. Di Salvatore Sirigu si ricorda con piacere il suo primo periodo da titolare. Lanciato da Zenga, stufo delle incertezze di Rubinho, il numero 46 sardo stupì tifosi e critica tanto da meritarsi perfino la Nazionale, lottando per un momento con Viviano, per la maglia da titolare. Poi un piccolo declino e le tante incertezze della scorsa stagione. Stefano Sorrentino, il portiere che il Palermo insegue da diverse settimane, è molto più esperto di Sirigu. L'anno scorso ha subito poco più della metà dei gol incassati dai rosanero. Può garantire affidabilità e conosce mister Pioli. Nel breve termine, diciamo Sorrentino.

Goian-Cetto.  Con Dorin Goian il Palermo perde un buon rincalzo, un giocatore umile di poche parole, non eccezionale, ma quasi sempre sufficiente quando è stato chiamato in causa. Nelle sue due stagioni a Palermo ha collezionato 30 presenze in campionato e una rete pesante. Quella segnata al Milan che ha regalato a Cosmi l'unica vittoria della sua breve esperienza in rosanero. Troppo presto invece per dare un giudizio su Mauro Cetto, che dalla sua rispetto a Goian ha due anni in meno nella carta d'identità.  Pioli conta molto sull'argentino e non appena avrà pienamente recuperato dall'infortunio, probabilmente, lo affiancherà a Silvestre. Al momento, diamo la nostra preferenza a Goian, ma Cetto ha la possibilità di smentirci.

Bovo-Silvestre. Entrambi difensori dai piedi buoni, ma il romano da questo punto di vista ha qualcosa in più. Entrambi hanno il vizio del gol, Silvestre con gli inserimenti su corner e punizioni in zona d'attacco, Bovo col suo destro potente e preciso nei calci da fermo. Forse l'argentino si fa preferire per solidità e personalità. E' un bel confronto, ma noi scommettiamo su Silvestre.

Cassani-Aguirregaray o Pisano. Poco da ridire su Cassani. Uno dei migliori esterni destri, se non il migliore tra gli italiani. Ma si sa che un giocatore senza stimoli rende al di sotto delle sue possibilità. E il terzino di Borgomanero aveva iniziato la sua parabola discendente già l'anno scorso non garantendo più la stessa spinta e con errori nelle diagonali fatali per il Palermo, come per esempio quello sul gol di Eto'o che spianò all'Inter la strada in finale di Coppa Italia. Probabilmente alla Fiorentina tornerà il vecchio Cassani, ma la dirigenza non poteva più tenere un elemento scontento. Arrivano Aguirregaray e Pisano. Il primo è un uruguaiano che garantisce molta propulsione sulla fascia e un po' meno copertura. Anche Maicon era così, quando è arrivato in Italia, poi è diventato quello che è diventato. Pisano è uno dei principali artefici della scalata del Varese dalla C2 ai playoff per la serie A. Ha buon fisico e ottimi tempi d'inserimento in avanti. E' parso incerto nelle prime uscite, può solo migliorare. Siamo per Cassani, ma visto che non voleva più stare a Palermo, propendiamo per Aguirregaray.



 

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