rotate-mobile
Calcio

Turris-Palermo, De Rose non usa mezzi termini: "Non si possono fare queste figure di m...."

Il capitano del Palermo non cerca alibi dopo la brutta sconfitta esterna: "Non capiamo perché sia successo, chiediamo scusa ai tifosi". Filippi: "Non possiamo giocare solamente 20 minuti, il problema è stato nell'atteggiamento"

Non può che essere nero lo stato d’animo del Palermo dopo la trasferta di Torre del Greco uno scontro diretto di vitale importanza che a dispetto delle premesse di inizio gara si è trasformato in un incubo che lo stesso capitano dei rosanero De Rose non ha esitato a definire una “figura di m…a”. Il centrocampista del Palermo ha voluto scusarsi con la tifoseria per una prestazione di cui si cercherà di comprendere le cause all’interno dello spogliatoio.

Debacle rosanero con la Turris | cronaca e pagelle

Nemmeno lo stesso capitano sa spiegare a caldo cosa sia successo alla squadra dopo il buon inizio di partita: “Ce lo stiamo chiedendo anche noi -ha spiegatoo -sinceramente. A parte i primi venti minuti è stato un bruttissimo Palermo che non ha dimostrato il suo valore. Sapevamo che era una partita difficile ma non significa che dovesse andare così. Stiamo parlando tra noi compagni e cercando di capire cosa sia successo. L’unica cosa che posso dire è chiedere scusa ai tifosi: questa non è una partita da Palermo. Ho sempre detto ai compagni di dare il massimo e vendere cara la pelle, poi il risultato viene da sé come successo contro il Foggia. Questa partita non si deve ripetere, menomale che si gioca mercoledì così abbiamo la possibilità di riscattarci. Ora dobbiamo stare in silenzio e concentrarci in vista della prossima partita”.

Il centrocampista calabrese, nello scusarsi per la prestazione, si è soffermato sui possibili effetti di questo passo indietro avvenuto dopo un periodo positivo: “Conta il lavoro - ha affermato - dare sempre di più stare sul pezzo, anche andare a muso duro su un compagno per fargli capire cosa va fatto. Queste figure di m…a non si possono fare: ripeto possiamo solamente chiedere scusa. Sicuramente la partita di oggi cancella quel che di buono abbiamo fatto lo cancella agli occhi delle persone ma dentro di noi dobbiamo mantenere il nostro Dna di voler lottare su ogni pallone: non sarà una partita a farcelo cambiare. Non abbiamo fatto una bella figura e quindi ci metto la faccia: ci assumiamo le nostre responsabilità perché è giusto fare così”.

De Rose ha voluto suonare comunque subito la carica ad una squadra apparsa in difficoltà psicologicamente: “La partita di mercoledì casca a pennello - ha concluso - deve esserci rabbia e voglia di riscatto. Dobbiamo subito dimostrare a tutti che è stato un’incidente di percorso. Se avessimo sfruttato le nostre occasioni nel primo tempo parleremmo di un’altra storia: poi è successo tutto così in fretta, abbiamo sbagliato tanto e oggi ripeto è una brutta partita per cui non ci sono parole. Bisogna stare in silenzio e proiettarci verso la sfida di mercoledì”

Filippi: “Dobbiamo capire il perché di questa involuzione”

Anche il tecnico rosanero Giacomo Filippi ha fine partita ha espresso amarezza per il risultato e per il modo in cui è maturato: “Non possiamo - ha affermato l’allenatore - durare mentalmente per 20 minuti, siamo partiti bene ma poi non capisco questa involuzione. Dobbiamo capire cosa è successo perché se nei 70 minuti rimanenti la Turris avesse segnato non ci sarebbe stato nulla da dire. Ci metto la faccia, questa partita deve farci riflettere sul ruolo che vogliamo avere in questo campionato”.

L’allenatore del Palermo non ritiene che il problema sia stato legato a ragioni tecniche o di assetto: “A fine primo tempo ho tolto Odjer perché era ammonito - ha spiegato - anche la Turris gioca con due interni. Qui è una questione di interpretazione e di duelli che fino alla mezz’ora abbiamo tenuto bene, dopo di ciò ci siamo mossi poco con la palla e l’abbiamo rincorsa meno quando l’avevamo. Se giochiamo così è dura a prescindere dal numero dei centrocampisti. L’errore più grande resta il mio, che ho sbagliato alcune valutazioni nella preparazione. Dopo venti minuti, potevamo portarci in vantaggio senza rischiare, poi ci siamo disuniti. Nella ripresa siamo rimasti uguali per altri 15 minuti poi ho cambiato togliendo Lancini che era ammonito e passando ad un modulo più offensivo, ma anche col centrocampista in più è cambiato poco. Il problema è stato di atteggiamento”.

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Turris-Palermo, De Rose non usa mezzi termini: "Non si possono fare queste figure di m...."

PalermoToday è in caricamento